Vita Chiesa

Papa Francesco: attentato Istanbul, «il Signore converta i cuori dei violenti»

«Alla Vergine Maria, Salus Populi Romani, affidiamo oggi il mondo intero, e in particolare questa città di Roma, perché possa trovare sempre nei valori spirituali e morali di cui è ricca il fondamento della sua vita sociale e della sua missione in Italia, in Europa e nel mondo».

Lo ha detto papa Francesco prima della preghiera odierna dell’Angelus, in occasione della solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo. «Sulla fede di questi due apostoli – ha ricordato il Papa – si fonda la Chiesa di Roma, che da sempre li venera come patroni. Tuttavia, è l’intera Chiesa universale che guarda ad essi con ammirazione, considerandoli due colonne e due grandi luci che brillano non solo nel cielo di Roma, ma nel cuore dei credenti di Oriente e Occidente».

 E «se qui a Roma conosciamo Gesù, e se la fede cristiana è parte viva e fondamentale del patrimonio spirituale e della cultura di questo territorio, lo si deve al coraggio apostolico di questi due figli del Vicino Oriente» che, «per amore di Cristo, lasciarono la loro patria e, incuranti delle difficoltà del lungo viaggio e dei rischi e delle diffidenze che avrebbero incontrato, approdarono a Roma. Qui si fecero annunciatori e testimoni del Vangelo tra la gente, e suggellarono col martirio la loro missione di fede e di carità». «Accogliamo – ha aggiunto il Papa – il loro messaggio! Facciamo tesoro della loro testimonianza! La fede schietta e salda di Pietro, il cuore grande e universale di Paolo ci aiuteranno ad essere cristiani gioiosi, fedeli al Vangelo e aperti all’incontro con tutti». Infine, il ricordo della presenza, alla Messa odierna, dei membri della delegazione giunta a Roma a nome del patriarca ecumenico, «il carissimo fratello Bartolomeo». «Anche questa presenza – ha evidenziato Francesco – è segno dei fraterni legami esistenti tra le nostre Chiese. Preghiamo perché si rafforzino sempre più i vincoli di comunione e la comune testimonianza».

Al termine dell’Angelus il Papa ha rivolto il suo pensiero alle vittime dell’attentato terroristico in Turchia: «Ieri sera, a Istanbul, è stato compiuto un efferato attacco terroristico, che ha ucciso e ferito molte persone. Preghiamo per le vittime, per i familiari e per il caro popolo turco. Il Signore converta i cuori dei violenti e sostenga i nostri passi sulla via della pace». Il Papa ha quindi invitato a pregare in silenzio e a recitare poi l’«Ave Maria». Il Papa ha quindi ricordato la Conferenza internazionale sugli investimenti responsabili a impatto sociale, che si è conclusa a Roma e ha avuto per titolo «Fare dell’Anno della Misericordia un anno di impatto per i poveri», auspicando che «gli investimenti privati, unitamente a quelli pubblici», possano «favorire il superamento della povertà di tante persone emarginate».