Vita Chiesa

Papa Francesco: famiglie numerose, «Maggiore attenzione della politica»

«Siete venuti con i frutti più belli del vostro amore. Maternità e paternità sono dono di Dio, ma accogliere il dono, stupirsi della sua bellezza e farlo splendere nella società, questo è il vostro compito», ha detto ai genitori. Ogni figlio «è una creatura unica che non si ripeterà mai più nella storia dell’umanità. Quando si capisce questo, ossia che ciascuno è stato voluto da Dio, si resta stupiti di quale grande miracolo sia un figlio! Un figlio cambia la vita!». Poi, rivolto ai bambini, ha detto loro che ognuno è «frutto unico dell’amore, venite dall’amore e crescete nell’amore». Ma essere unici, ha proseguito Francesco, non significa essere soli. «E il fatto di avere fratelli e sorelle vi fa bene: i figli e le figlie di una famiglia numerosa sono più capaci di comunione fraterna fin dalla prima infanzia», ha sottolineato il Pontefice.

Se i figli sono frutti buoni o cattivi, ha poi proseguito il Papa nella metafora, lo si deve all’albero che è la famiglia. «Siete frutti buoni quando l’albero ha buone radici – che sono i nonni – e un buon tronco – che sono i genitori». E «la grande famiglia umana è come una foresta, dove gli alberi buoni portano solidarietà, comunione, fiducia, sostegno, sicurezza, sobrietà felice, amicizia». La presenza delle famiglie numerose, dunque, «è una speranza per la società». E per questo «è molto importante la presenza dei nonni: una presenza preziosa sia per l’aiuto pratico, sia soprattutto per l’apporto educativo». I nonni, infatti, «custodiscono in sé i valori di un popolo, di una famiglia, e aiutano i genitori a trasmetterli ai figli. Nel secolo scorso, in tanti Paesi dell’Europa, sono stati i nonni a trasmettere la fede: loro portavano di nascosto il bambino a ricevere il Battesimo e trasmettevano la fede», l’esempio portato da Francesco.

«Auspico, anche pensando alla bassa natalità che da tempo si registra in Italia, una maggiore attenzione della politica e degli amministratori pubblici, ad ogni livello, al fine di dare il sostegno previsto a queste famiglie. Ogni famiglia è cellula della società, ma la famiglia numerosa è una cellula più ricca, più vitale, e lo Stato ha tutto l’interesse a investire su di essa», ha detto il Papa che, rivolgendosi ai genitori, li ha ringraziati «per l’esempio di amore alla vita, che voi custodite dal concepimento alla fine naturale, pur con tutte le difficoltà e i pesi della vita, e che purtroppo le pubbliche istituzioni non sempre vi aiutano a portare». E ha ribadito come «giustamente voi ricordate che la Costituzione italiana, all’articolo 31, chiede un particolare riguardo per le famiglie numerose». Ma che «questo non trova adeguato riscontro nei fatti. Resta nelle parole».

Perciò, ha proseguito il Santo Padre, «ben vengano le famiglie riunite in associazione, come questa italiana e come quelle di altri Paesi europei, qui rappresentate». E «ben venga una rete di associazioni familiari capace di essere presente e visibile nella società e nella politica». Papa Francesco ha poi ricordato le parole di San Giovanni Paolo II nella «Familiaris consortio»: «Le famiglie devono crescere nella coscienza di essere protagoniste della cosiddetta politica familiare e devono assumersi la responsabilità di trasformare la società: diversamente le famiglie saranno le vittime di quei mali che si sono limitate a osservare con indifferenza». Dunque, «l’impegno che le associazioni familiari svolgono nei diversi ‘Forum’, nazionali e locali, è proprio quello di promuovere nella società e nelle leggi dello Stato i valori e le necessità della famiglia», ha concluso. 

Papa Francesco, nel suo discorso, è partito dal Vangelo, che «ci mostra Maria e Giuseppe che portano il Bambino Gesù al tempio, e lì trovano due anziani, Simeone e Anna, che profetizzano sul Bambino». È «l’immagine di una famiglia ‘larga’, un po’ come sono le vostre famiglie, dove le diverse generazioni si incontrano e si aiutano». Il Papa ha voluto, poi, pregare in particolare «per le famiglie più provate dalla crisi economica, quelle dove il papà o la mamma hanno perso il lavoro – e questo è duro – dove i giovani non riescono a trovarlo; le famiglie provate negli affetti più cari e quelle tentate di arrendersi alla solitudine e alla divisione». E ha chiesto una preghiera per sé, perché «sono un po’ il nonno di tutti voi». Francesco ha lodato anche l’impegno dei movimenti ecclesiali, «nei quali voi membri delle famiglie numerose siete particolarmente presenti e attivi. Sempre ringrazio il Signore nel vedere papà e mamme di famiglie numerose, insieme ai loro figli, impegnati nella vita della Chiesa e della società». E una «bella notizia è che proprio a Nazareth si sta realizzando una casa per le famiglie del mondo che si recano pellegrine là dove Gesù è cresciuto in età, sapienza e grazia».