Vita Chiesa

Papa Francesco il 10 maggio visita Nomadelfia e Loppiano

Nomadelfia e Loppiano saranno i luoghi della visita pastorale che Papa Francesco compirà il 10 maggio. L’elicottero decollerà alle 7.30 dall’eliporto del Vaticano per atterrare nel campo sportivo di Nomadelfia: qui il Papa sarà accolto da mons. Rodolfo Cetoloni, vescovo di Grosseto, don Ferdinando Neri e Francesco Matterazzo, presidente della Comunità. Francesco sosterà nel cimitero sulla tomba di don Zeno Saltini e poi farà visita a un gruppo familiare della Comunità, per incontrarne poi i membri in chiesa, dove è in programma un momento di festa dei giovani a cui seguirà il discorso del Santo Padre.

Alle 9.30 il decollo dal campo sportivo di Nomadelfia e alle 10 l’atterraggio nel campo sportivo di Loppiano, dove il Papa sarà accolto da mons. Mario Meini, vescovo di Fiesole, e Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari. Alle 10. 15 è in programma una sosta di preghiera nel Santuario Maria Theotokos: l’incontro con la Comunità e il saluto di Maria Voce precederanno il discorso di Francesco, in risposta ad alcune domande. Poi il saluto ad una rappresentanza della comunità. Il decollo dal campo sportivo di Loppiano è previsto alle 11.45, l’atterraggio nell’eliporto vaticano alle 12.35.

La Sala stampa vaticana ha comunicato oggi anche la visita che venerdì 20 aprile il Papa farà ad Alessano (Lecce), nella diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, e a Molfetta (Bari) nella diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo–Terlizzi, nel 25.mo anniversario della morte di mons. Tonino Bello.

Il 20 aprile il Papa partirà in auto dal Vaticano, alla volta dell’aeroporto di Ciampino, da cui decollerà mezz’ora dopo per atterrare alle 8.20 all’aeroporto militare di Galatina (Lecce). Da lì Francesco decollerà in elicottero per Alessano, prima tappa della visita. Alle 8.30, ora dell’atterraggio nelle adiacenze del Cimitero di Alessano, Papa Francesco sarà accolto da mons. Vito Angiuli, vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca e dal sindaco di Alessano, Francesca Torsello. Francesco sosterà in privato sulla tomba di don Tonino, quindi saluterà i familiari del Servo di Dio, di cui è in corso il processo di beatificazione. Sul piazzale antistante il Cimitero avverrà l’incontro con i fedeli, ai quali il Santo Padre rivolgerà un discorso, preceduto dal saluto di mons. Angiuli. Prima di decollare da Alessano, alle 9.30, Francesco saluterà una rappresentanza di fedeli.

La seconda parte della visita pastorale si svolgerà nella diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. Alle 10.15 è in programma l’atterraggio nella zona del Porto adiacente il Duomo di Molfetta. Lì il Papa verrà accolto da mons. Domenico Cornacchia, vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi e dal sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini. Alle 10.30, nel Porto di Molfetta, Francesco celebrerà la Messa, al termine della quale riceverà il saluto del vescovo. Nel Duomo, dopo aver deposto i paramenti sacri, il Papa saluterà una rappresentanza della diocesi. Alle 12 il decollo dal Porto di Molfetta, per atterrare all’eliporto del Vaticano alle 13.30.

La gioia dei nomadelfi… «Tutti noi Nomadelfi, dal più anziano al più giovane, siamo pieni di gratitudine per la visita del Papa. Lo avevamo invitato durante l’udienza nella sala Clementina, al compiersi dei suoi 80 anni, il 17 dicembre 2016. E il Papa verrà a trovarci per portarci nuovamente l’abbraccio della Chiesa». È quanto si legge in una nota diffusa a seguito dell’ufficializzazione della visita che Papa Francesco farà il prossimo 10 maggio alla comunità fondata da don Zeno Saltini 70 anni fa. «Sono passati 29 anni dalla storica visita (21 maggio 1989) del suo predecessore, san Giovanni Paolo II. Il ricordo di quel giorno è ancora indelebile», prosegue la nota, nella quale si ricorda che «oggi le figure fondatrici di Nomadelfia sono partite per la vita eterna: don Zeno nel 1981 e due anni fa, il 15 maggio – giorno di Pentecoste – anche Irene, la prima mamma di vocazione».

Il 14 febbraio 1948 avvenne la nascita di Nomadelfia come città nell’ex campo di concentramento di Fossoli. «L’amore cristiano – spiegano i Nomadelfi – trasformava un campo di morte in un luogo di vita e di speranza. L’obiettivo era la creazione di una società alternativa, ripartendo dall’esempio delle prime comunità cristiane». Il 6 novembre 1968, poi, don Zeno dava inizio all’esperienza della scuola familiare: «un’esperienza educativa alternativa in sintonia con la vita della popolazione, che evitasse la competizione tra i figli e trasmettesse una visione generosa dello studio».

Giunto a Nomadelfia in elicottero, Papa Francesco si recherà al cimitero, sulla tomba di don Zeno Saltini, dove sosterà in preghiera. Visiterà poi un gruppo familiare, cellula base di Nomadelfia costituita da quattro o cinque famiglie che condividono la vita quotidiana sia per i pasti, ma anche per l’educazione dei figli e i momenti ricreativi. In programma anche un incontro con la popolazione e gli amici nella sala don Zeno, la nuova struttura che ha molteplici usi: chiesa, sala di incontri e testimonianze.

…E quella del Movimento dei Focolari. «L’annuncio ha suscitato in me sorpresa e profonda gioia», ha commentato a caldo la notizia della visita del Papa a Loppiano Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari. «È un grande onore per il Movimento dei Focolari accogliere un Papa tra di noi, in una nostra cittadella. Ma soprattutto è una spinta a intensificare l’impegno a vivere l’amore e l’unità radicati nel Vangelo. «È questo soffio di Vangelo vissuto – aggiunge – che vorremmo Papa Francesco possa trovare arrivando a Loppiano. E ora che la notizia comincia a diffondersi nelle comunità del Movimento, questa gioia e quest’impegno saranno condivisi in tutto il mondo».

Loppiano è la prima delle cittadelle dei Focolari, sorta nel 1964, sulle colline toscane vicino a Firenze. Attualmente conta circa 850 abitanti: uomini e donne, famiglie, giovani e ragazzi, sacerdoti e religiosi, di 65 nazioni dei cinque continenti. Più di metà degli abitanti vi risiede stabilmente mentre altri partecipano ad una delle 12 scuole internazionali che prevedono una permanenza da 6 a 18 mesi. La componente internazionale e multiculturale, che ha fatto sua la legge dell’amore scambievole, fa di Loppiano un laboratorio di convivenza tra persone diverse per età, condizione sociale, tradizione, cultura e fede religiosa.

Mons. Meini: «Una grandissima sorpresa». Il vescovo di Fiesole Mario Meini sottolinea «la grandissima sorpresa che ci fa il Papa, che suscita anche una grande gioia nella nostra diocesi che ospita Loppiano. Ma dobbiamo ricordare che questa è soprattutto la festa di tutto il Movimento dei Focolari, nella felicità che è anche di tutti noi che il Pontefice rivolga la sua attenzione per la realtà di comunione viva da anni sulle colline di Incisa»

Mons. Cetoloni: «Questa notizia ci riempie il cuore». «Ricevere la notizia che il 10 maggio papa Francesco sarà a Nomadelfia, nella nostra terra di Maremma, è una grande gioia e una sorpresa inattesa e profonda». Sono le prime parole con cui il vescovo di Grosseto, Rodolfo Cetoloni, dalla Terra Santa dove si trova con una troupe di Tv2000 per registrare i commenti ai Vangeli delle domeniche di Quaresima per la trasmissione «E il Verbo si fece carne», commenta la notizia della visita pastorale del Santo Padre Francesco alla comunità fondata da don Zeno Saltini. «Questa notizia ci riempie il cuore perché davvero sorprendente – aggiunge – anche se, dopo la visita che il popolo di Nomadelfia fece al Papa nel dicembre 2016 in Sala Clementina invitandolo a venire, tutti noi ci speravamo, seppure convinti di coltivare un sogno. Ma papa Francesco ci insegna a sognare e ci insegna anche a realizzarli, i sogni di bene!«

Mons. Cetoloni traccia anche un ricordo personale di don Zeno Saltini, da lui conosciuto negli anni ’60 a La Verna. «Ero un giovane novizio nell’Ordine dei Frati Minori francescani – racconta – e don Zeno veniva al santuario perché nei pressi di La Verna la comunità aveva una struttura dove durante l’estate portava i ragazzi. Ricordo bene la sua figura piccola, con indosso sempre un basco, ma ricordo soprattutto la sua personalità, il suo modo di essere che colpiva molto noi giovani novizi soprattutto per la forza con cui ci diceva le cose. Credo che la visita del Papa aiuterà la Chiesa italiana a conoscere ancora di più questo sacerdote innamorato di Cristo e del Vangelo e a valorizzarla. La visita aiuterà, infine, anche a cogliere l’attualità evangelica che il popolo di Nomadelfia continua ad offrire con il suo stile di vita incentrato sulla fraternità come norma dell’esistenza del singolo e della comunità».

Card. Betori: «Due esemplari esperienze di incarnazione del Vangelo». «Personalmente e a nome dei vescovi della Toscana ringrazio il Santo Padre per aver voluto ancora una volta tornare nella nostra terra, in visita a Nomadelfia e Loppiano, dove vivono due esemplari esperienze di incarnazione del Vangelo capaci di parlare agli uomini del nostro tempo, e che in questo territorio hanno trovato accoglienza e possibilità di irradiarsi come testimonianza nel mondo». Così il card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze e presidente della Conferenza episcopale toscana, in merito all’annuncio della visita di Papa Francesco a Nomadelfia e Loppiano.