Vita Chiesa

Papa Francesco in Ecuador: il saluto ai giornalisti sul volo papale

«Buongiorno! Vi auguro un buon viaggio e vi ringrazio per il lavoro che farete, che è un lavoro molto impegnativo, che può fare tanto bene, per dare notizie delle cose che accadono durante il viaggio. Vi ringrazio. Grazie di tutto. Ci vedremo in questi otto giorni. Grazie tante!».

Sono le parole di saluto che Papa Francesco ha rivolto ieri ai giornalisti sul volo papale per l’Ecuador. A precedere il saluto del Pontefice, una breve presentazione di padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana: «Siamo di nuovo in volo con lei, per questo viaggio entusiasmante nel suo continente e nella sua lingua, perché credo che si parlerà sostanzialmente in lingua spagnola in questi prossimi giorni. Come vede, abbiamo, come nei grandi viaggi, 75 colleghi che sono al seguito per vedere, momento per momento, tutto quello che lei farà e raccontare quello che lei dirà. Siamo, come al solito, di tanti Paesi e lingue differenti. C’erano state più di 100 domande di presenza sul volo per questo viaggio e, avendo solo 75 posti, abbiamo dovuto fare una selezione, a volte un po’ severa. Gli altri, però, sono ad aspettarla in Ecuador, in Bolivia e in Paraguay, insieme a centinaia di giornalisti. Sentivo parlare di 800, 1000 che sono già presenti sui vari luoghi, per seguire sul posto. Noi la ringraziamo di portarci con lei e speriamo di fare un buon servizio per annunciare questa gioia del Vangelo, che è un po’ il tema di questo viaggio, come del suo Pontificato».

Nel suo trasferimento in aereo in America Latina, Papa Francesco ha inviato telegrammi di saluto ai capi di Stato dei Paesi sorvolati, com’è tradizione. In quello per il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, il Santo Padre ha spiegato che il viaggio in Ecuador, Bolivia e Paraguay è «per sostenere la missione della Chiesa locale e per portare un messaggio di speranza». Il Pontefice ha espresso pure auspici «per il benessere spirituale, civile e sociale del popolo italiano», inviando la benedizione apostolica. Il presidente Mattarella, nel ricambiare il telegramma di saluto, ha evidenziato che «l’Italia e la comunità internazionale guardano con grande interesse» alla missione del Papa nel continente latino-americano, «in Paesi che, ciascuno con la propria specificità, vivono un periodo di grande fermento, sul piano politico, economico e sociale». Si è detto inoltre certo che la presenza di Francesco «porterà un forte messaggio di fiducia per il futuro della Regione, cui l’Italia e l’Europa guardano con viva attenzione», e al contempo «un atteso incoraggiamento per quanti, in quei Paesi, vivono ancora in condizioni di povertà, degrado sociale e incertezza coltivando la speranza di un domani migliore».