Vita Chiesa

Papa Francesco in visita ai terremotati

«Cari fratelli e sorelle, appena possibile – aveva detto all’Angelus di domenica 28 agosto – anch’io spero di venire a trovarvi, per portarvi di persona il conforto della fede, l’abbraccio di padre e fratello e il sostegno della speranza cristiana». E, sull’aereo che lo riportava in Vaticano dal viaggio in Georgia e Arzebaijan, due giorni fa, ha ricordato ai giornalisti presenti la sua volontà di fare una visita privata, «da solo, come sacerdote, come vescovo, come Papa».

Il Pontefice ha raggiunto la città simbolo del terremoto a bordo di una Golf con i vetri oscurati ed è entrato nella scuola provvisoria realizzata dalla Protezione civile del Trentino per incontrare alunni e insegnanti. «Accompagnato dal vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili – riferisce una nota del Vaticano – in questo momento il Santo Padre si trova nella scuola e fra poco si sposterà nella ‘zona rossa’ del paese, chiusa per motivi di sicurezza».

«Ho pensato bene nei primi giorni di questi tanti dolori che la mia visita, forse, era più un ingombro che un aiuto, che un saluto, e non volevo dare fastidio e per questo ho lasciato passare un pochettino di tempo affinché si sistemassero alcune cose, come la scuola. Ma dal primo momento ho sentito che dovevo venire da voi! Semplicemente per dire che vi sono vicino, che vi sono vicino, niente di più, e che prego, prego per voi! Vicinanza e preghiera, questa è la mia offerta a voi. Che il Signore benedica tutti voi, che la Madonna vi custodisca in questo momento di tristezza e dolore e di prova». Sono le parole rivolte questa mattina da Papa Francesco ai terremotati, subito dopo la visita alla scuola provvisoria realizzata dalla Protezione civile del Trentino. Dopo la benedizione – riferisce Radio Vaticana – ancora il Papa ha voluto pregare l’Ave Maria con le persone presenti: “Andiamo avanti, sempre c’è un futuro. Ci sono tanti cari che ci hanno lasciato, che sono caduti qui, sotto le macerie. Preghiamo la Madonna per loro, lo facciamo tutti insieme. [Ave Maria…] Guardare sempre avanti. Avanti, coraggio, e aiutarsi gli uni gli altri. Si cammina meglio insieme, da soli non si va. Avanti! Grazie”.

Dopo circa un’ora Papa Francesco ha lasciato Amatrice salutando dal finestrino dell’auto gli sfollati rimasti nella tendopoli Amatrice 1, per recarsi negli altri centri del cratere, Accumoli e Arquata del Tronto. Alla fine del viaggio lungo i luoghi colpiti dal terremoto del 24 agosto il Santo Padre farà tappa ad Assisi nel giorno di san Francesco.

Ad Arquata, «vi sono vicino e vi porto nel cuore. Coraggio, sempre avanti!». «Buon pomeriggio a tutti voi. Io ho voluto esservi vicino in questo momento e dire a voi che vi porto nel cuore e so, so della vostra sofferenza e delle vostre angosce e so anche dei vostri morti e sono con voi e per questo ho voluto oggi essere qui». Lo ha detto il Papa in visita ad Arquata del Tronto rivolgendosi ai terremotati, accompagnato, come a Pescara del Tronto, da monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno. «Ad Arquata il Pontefice ha salutato più di 100 persone, rivolgendo loro alcune parole e pregando con loro, e ha visitato la scuola allestita nella tendopoli», riferisce un comunicato della sala stampa della Santa Sede. «Adesso – le altre parole di Francesco – preghiamo il Signore perché vi benedica e preghiamo anche per i vostri cari che sono rimasti lì… e sono andati in cielo». Dopo avere recitato l’Ave Maria, il Papa ha benedetto i presenti e ha concluso: «E coraggio, sempre avanti, sempre avanti. I tempi cambieranno e si potrà andare avanti. Io vi sono vicino, sono con voi».

Nel pomeriggio di oggi Papa Francesco ha raggiunto l’ultima tappa della sua visita alle zone terremotate: San Pellegrino di Norcia, in Umbria, accompagnato dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo. Il Pontefice ha pregato nella zona rossa davanti alla chiesa di S. Pellegrino, fortemente danneggiata. Poi ha saluto le persone che lo attendevano fuori e – usando il microfono della Polizia – ha rivolto loro queste parole: «Saluto tutti voi. Sono stato vicino a voi e mi sento molto vicino in questo momento di tristezza e prego per voi e chiedo al Signore che dia la forza di andare avanti. E adesso vi invito a pregare tutti insieme l’Ave Maria». Alle 15.30 Papa Francesco è ripartito per Roma.