Vita Chiesa

Papa Francesco incontra donna rapita da Boko Haram e famiglia di Asia Bibi: «Sono martiri»

«È stato un incontro innanzitutto tra il Santo Padre e le due ragazze, Rebecca ed Eisham. Un incontro toccante perché c’è stato un dialogo tra loro. Rebecca ha raccontato al Papa la sua storia di dolore e di sofferenza inaudita ma anche la sua storia di fede. Ha detto, a un certo punto, che Cristoforo, il figlio avuto dal terrorista di Boko Haram, è un dono e che lo preserva come tale anche se nel suo villaggio viene considerato il figlio di un terrorista».

Il direttore di Acs racconta che «il Papa l’ha definita una donna martire». «Ha fatto riferimento anche ai recenti rapimenti. Ha detto che prega e pensa a queste donne come prega e pensa ad Asia Bibi». «Ci ha colpito che, parlando alla figlia Eisham e ad Ashiq, abbia detto che quando pensa e prega per lei prova anche a sforzarsi di immaginare la condizione e la prigione in cui lei vive». Così «ci siamo trovati tutti a pregare, ciascuno nella propria lingua, assieme al Papa sia il Padre Nostro che l’Ave Maria. È stato un momento intenso di fede e di commozione». Eisham è riuscita a dare il bacio che desiderava al Papa da parte sua e della madre.

«È stata una cosa molto bella. Mons. Georg Gänswein, al quale abbiamo detto che Asia Bibi vorrebbe che sua figlia portasse il suo bacio al Santo Padre, ci ha risposto che non deve porsi alcun problema e che anzi doveva baciare il Papa a nome suo e della madre. È stato un bacio e un abbraccio meraviglioso».

«La testimonianza di Rebecca e quella di Asia Bibi rappresentano un modello per una società che oggi ha sempre più paura del dolore. Sono due martiri», ha detto Papa Francesco, dopo aver ascoltato il drammatico racconto delle violenze subite dalla donna nigeriana, che ha dato alla luce un figlio da uno dei suoi carcerieri, e quello dei familiari di Asia Bibi, la donna pachistana dal 2009 in carcere e condannata a morte per blasfemia. «Penso molto spesso a tua madre e prego per lei», ha detto il Papa a Eisham, che salutando il Pontefice lo ha abbracciato. «Quando prima di partire ho incontrato mia madre mi ha chiesto di darle un bacio». «Santo Padre – ha aggiunto il marito di Asia, Ashiq – le chiedo di pregare, uniti in Cristo, per mia moglie e per tutti i cristiani perseguitati». E durante l’incontro «il Papa ha voluto espressamente pregare per Asia Bibi e per le donne ancora oggi prigioniere di Boko Haram».