Vita Chiesa

Papa Francesco: messaggio a Patriarca Kirill, «mio amato fratello in Cristo

Il messaggio – diffuso in lingua italiana dal Patriarcato di Mosca – è stato personalmente consegnato ieri dal cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, che Kirill ha accolto nella residenza patriarcale del monastero stavropigiale di san Daniele di Mosca. «Ringrazio il Signore – scrive il Papa nel messaggio – per la Sua generosa benedizione, e il dono a Lei della vita e del ministero di Pastore della Chiesa ortodossa russa. Ringrazio per il Suo contributo personale al riavvicinamento tra le nostre Chiese, e con grande calore ricordo il nostro incontro».

All’incontro, da parte della Chiesa ortodossa russa hanno partecipato: il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne metropolita Hilarion di Volokolamsk, il rettore dell’Accademia teologica di san Pietroburgo arcivescovo Amvrosij di Peterhof, il vicepresidente del Decr archimandrita Filaret (Bulekov) e il collaboratore del Decr sacerdote Aleksej Dikarev. Da parte della Chiesa cattolica erano presenti il nunzio apostolico presso la Federazione Russa, arcivescovo Celestino Migliore, e il responsabile della sezione orientale del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, monsignor Hyacinthe Destivelle. Accogliendo gli ospiti, il patriarca Kirill li ha ringraziati per la loro partecipazione alla celebrazione del suo 70° anniversario. «Lo interpreto come un buon gesto da parte della Chiesa cattolica romana, e come un’opportunità per uno scambio di opinioni con voi sulla nostra agenda comune», ha detto il primate della Chiesa russa.

La via del dialogo tra le Chiese ortodossa russa e cattolica romana – ha detto ieri il patriarca Kirill – passa anche attraverso lo sviluppo delle relazioni culturali. «Presso il Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, che Lei dirige – ha detto Kirill al cardinale Koch -, si è svolto il secondo incontro del gruppo di lavoro congiunto sulla cooperazione culturale tra le nostre Chiese, e le due parti hanno continuato a sviluppare i progetti culturali in corso». Due gli appuntamenti che il patriarca Kirill ha menzionato. L’11 dicembre prossimo, nella basilica romana di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, si terrà il concerto congiunto del coro del Monastero Sretensky, e del Coro sinodale della Chiesa ortodossa russa, con il coro della Cappella Sistina mentre il 25 novembre presso la Galleria Tretyakov si aprirà una mostra di capolavori dal Vaticano con la partecipazione del governatore del Vaticano Giuseppe Bertello.

«Si tratta di un evento culturale significativo – ha commentato il patriarca -, ma che è anche un fattore importante nello sviluppo delle relazioni bilaterali». Secondo quanto affermato da Kirill, mai così tanti capolavori dal Vaticano sono stati esposti all’estero, perciò questa mostra è di grande interesse per il pubblico russo. Parlando dello sviluppo dei contatti inter-cristiani relativamente alla formazione teologica, il primate della Chiesa ortodossa russa ha dato una valutazione positiva anche allo svolgimento della Scuola estiva per rappresentanti della Chiesa cattolica romana, organizzata dalla Scuola di dottorato e alti studi teologici dei santi Cirillo e Metodio. Come parte del programma di formazione, noti studiosi e specialisti della chiesa russa hanno introdotto i partecipanti alla vita religiosa e culturale della Russia. «Sono fiducioso che lo sviluppo delle nostre relazioni amichevoli in direzioni diverse contribuirà, in particolare, allo sviluppo delle relazioni tra i popoli e al superamento dei conflitti, nonché all’intensificazione dell’organizzazione e del coordinamento delle nostre azioni comuni per proteggere le persone e il loro diritto alla vita e alla dignità», ha riassunto il primate della Chiesa russa.