Vita Chiesa

Papa Francesco: rifugiati «perdonate chiusura e indifferenza nostre società»

«Troppe volte – ha detto Francesco rivolgendosi ai rifugiati – non vi abbiamo accolto! Perdonate la chiusura e l’indifferenza delle nostre società». Trattati come un peso, «un problema, un costo, siete invece un dono», la testimonianza di come «il nostro Dio clemente e misericordioso sa trasformare il male e l’ingiustizia di cui soffrite in un bene per tutti. Perché ognuno di voi può essere un ponte che unisce popoli lontani, che rende possibile l’incontro tra culture e religioni diverse, una via per riscoprire la nostra comune umanità». Nel richiamare le origini del Centro Astalli «esempio concreto e quotidiano di questa accoglienza nata dalla visione profetica del padre Pedro Arrupe», il Papa ha ringraziato tutti: «donne e uomini, laici e religiosi, operatori e volontari, perché mostrate nei fatti che se si cammina insieme la strada fa meno paura. Vi incoraggio a continuare. Trentacinque anni sono solo l’inizio di un percorso che si fa sempre più necessario, unica via per una convivenza riconciliata». Di qui alcune esortazioni: «Siate sempre testimoni della bellezza dell’incontro. Aiutate la nostra società ad ascoltare la voce dei rifugiati. Continuate a camminare con coraggio al loro fianco, accompagnateli e fatevi anche guidare da loro: i rifugiati conoscono le vie che portano alla pace perché conoscono l’odore acre della guerra».