Vita Chiesa

Papa-Putin: colloquio durato 50 minuti su Ucraina e Medio Oriente

A riferirlo ai giornalisti è stato padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, aggiungendo che «il clima è stato sereno e costruttivo». «Circa la situazione riguardante l’Ucraina – ha riferito Lombardi – il Santo Padre ha affermato che occorre impegnarsi in un sincero e grande sforzo per realizzare la pace, e si è convenuto sull’importanza di ricostituire un clima di dialogo e che tutte le parti si impegnino per attuare gli accordi di Minsk. Essenziale anche l’impegno per affrontare la grave situazione umanitaria, assicurando fra l’altro l’accesso agli agenti umanitari e con il contributo di tutte le parti per una progressiva distensione nella Regione».

Per quanto riguarda, invece, i conflitti in corso in Medio Oriente, «sul territorio della Siria e dell’Iraq è stato sostanzialmente confermato quanto già condiviso circa l’urgenza di perseguire la pace con l’interessamento concreto della comunità internazionale, assicurando nel frattempo le condizioni necessarie per la vita di tutte le componenti della società, comprese le minoranze religiose e in particolare i cristiani». Per quanto riguarda lo scambio di doni, il presidente Putin – ha informato Lombardi – ha donato al Papa una rappresentazione in ricamo della famosa Chiesa di Gesù Salvatore, mentre il Papa ha donato il medaglione dell’artista Guido Veroi che rappresenta l’angelo della pace e invita alla costruzione di un mondo di solidarietà e di pace fondato sulla giustizia, e una copia dell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium.

Putin è arrivato nella Sala Sant’Ambrogio alle 18,14 e lungo il percorso ha parlato in tedesco con il prefetto della Casa Pontificia, monsignor Georg Gaenswein. Pochi minuti dopo è arrivato nella Sala del Tronetto, dove è stato accolto dal Papa con un «Willkommen». Contemporaneamente all’udienza al presidente Putin, si è svolto un incontro tra monsignor Paul Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati, e Sergey Larov, ministro degli Esteri della Federazione Russa: anche qui Ucrina e «preoccupante situazione in Medio Oriente» i temi principali.