Vita Chiesa

Papa Tawadros II: «Benvenuto, Papa della pace in un mondo tormentato da conflitti e guerre»

«Benvenuto Santità nella terra del nostro amato Egitto che troppo spesso paga con sangue innocente, offrendo il suo fiore più bello che sono i nostri giovani, affinché l’Egitto rimanga sempre terra di pace per tutti. Diamo il benvenuto a Voi Santità, papa della pace nella terra della pace».

Tawadros II ha ricordato i stretti legami che uniscono le sedi di san Pietro e san Marco e l’incontro avuto con papa Francesco in Vaticano il 10 maggio 2013 in ricordo della Dichiarazione comune firmata quel giorno nel 1973 da papa Shenouda III e papa Paolo VI. «Vostra Santità – ha quindi detto Tawadros -, attendiamo il giorno in cui spezzeremo insieme il pane sul sacro altare, il giorno in cui tutte le campane delle chiese suoneranno insieme per celebrare la nascita del Salvatore o la Sua Risurrezione». Molto forti le parole di gratitudine che il Patriarca copto ortodosso ha rivolto a papa Francesco per l’operato in Egitto delle congregazioni religiose ma anche per la generosità di cardinali e vescovi in tutto il mondo, che «con amore cristiano e solidarietà sincera, non hanno esitato ad aprire le loro chiese ai nostri figli per dare loro l’occasione di innalzare le loro preghiere e celebrare i loro riti».

«Non vi nascondiamo, Santità, che negli ultimi mesi la nostra Chiesa e la nostra patria hanno vissuto esperienze drammatiche e dolorose, quando la mano colpevole del terrorismo si è armata per uccidere persone innocenti che pregavano senza timore in compagnia del loro Salvatore». Parole cariche di dolore quelle espresse da papa Tawadros II a papa Francesco, ripercorrendo le ferite inflitte dal terrorismo alla comunità copta ortodossa con gli attentati prima al Cairo in dicembre e poi a Tanta ed Alessandria ad aprile, nella domenica delle Palme.

«La nostra patria – ha detto questo pomeriggio papa Tawadros – ha ancora le ferite aperte e ed è pervasa dalla tristezza. Siamo protetti da Dio, la Sua mano benevola è sempre tesa per alleviare la nostra disgrazia e attenuare il nostro dolore, accarezzando il nostro cuore, concedendo serenità alle nostre anime con dimostrazioni sincere di conforto e di consolazione. In questi tempi difficili si manifesta il vero valore degli Egiziani, uniti nella gioia e nel dolore, annunciando al mondo intero che la nostra disgrazia e il dolore sono quelli di una patria unita e compatta: le menti criminali non potranno mai spezzare né sminuire i cuori dei cittadini il cui valore è un esempio per tutte le generazioni. L’Egitto è noto nella Storia, fin dai tempi antichi come un’oasi di pace e una pista di atterraggio di vari messaggi in cui trova rifugio chi ha paura e anche chi semina paura. È un paese di pace e sicurezza, è un’oasi in cui le civiltà si incontrano dichiarando che sotto il cielo dell’Egitto possono vivere tutti in pace fino alla fine dei tempi».