Papa a Lampedusa, Caritas italiana: «Segnale di forte speranza»
«La decisione di recarsi a Lampedusa conferma dunque ancora una volta l'attenzione del Santo Padre al fenomeno immigratorio. Un richiamo ai grandi temi della giustizia e della pace, che si impastano nel quotidiano con la responsabilità personale e l'impegno di ognuno»: il presidente e il direttore di Caritas Italiana, mons. Giuseppe Merisi e don Francesco Soddu, accolgono «con soddisfazione e riconoscenza» l'annuncio della visita di papa Francesco a Lampedusa, l'8 luglio prossimo.
Dall'avvio della cosiddetta «emergenza Nord Africa» Caritas italiana si è mobilitata e le Caritas diocesane si sono fatte carico dell'accoglienza di circa 3.000 persone. Un impegno diversificato: dal lavoro in banchina a Lampedusa e sui binari di Ventimiglia, fino all'accoglienza diffusa su tutto il territorio nazionale, interloquendo con le istituzioni locali e nazionali. L'emergenza è stata dichiarata formalmente conclusa, ma l'impegno delle Caritas sul territorio continua, mentre le ripetute crisi internazionali, dalla Siria all'Egitto, rischiano di richiedere nuovi sforzi sul fronte della tutela e dell'accoglienza. «In questo quadro poco confortante e drammatico - sottolinea don Francesco Soddu - la visita di Papa Francesco a Lampedusa è un segnale di forte speranza che incoraggia la Caritas e l'intera Chiesa nel costante impegno a favore degli ultimi e ci spinge ad andare verso le periferie dell'esistenza».
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