Vita Chiesa

Papa in Bulgaria, viaggio ispirato a Giovanni XXIII e Madre Teresa di Calcutta

Un viaggio «molto illuminato e ispirato alle figure di san Giovanni XXIII e santa Madre Teresa di Calcutta, presenti anche nei due loghi». Così il direttore «ad interim» della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, ha definito il 29° viaggio apostolico del Papa, che dal 5 al 7 maggio visiterà la Bulgaria e la Macedonia del Nord, superando il traguardo dei 40 Paesi finora visitati.

«Papa Francesco non è mai stato né in Bulgaria, né in Macedonia», ha ricordato Gisotti durante il briefing odierno in sala stampa vaticana: «È la seconda volta che un Pontefice si reca in Bulgaria, dopo Giovanni Paolo II, che ha visitato la Bulgaria nel 2002 insieme all’Azerbaijan. È la prima volta in assoluto, invece, che un Pontefice visiterà la Macedonia». «Il Papa – ha riferito il portavoce vaticano – si sente da loro ‘accompagnato’ a ripercorrere le orme di Papa Giovanni e di Madre Teresa», come è evidente nel videomessaggio per la Bulgaria – cui seguirà un videomessaggio per la Macedonia – nel quale c’è «un immediato riferimento a Roncalli».

«Da parte di entrambi i governi – ha assicurato il direttore della Sala Stampa vaticana rispondendo alle domande dei giornalisti – c’è stata grandissima collaborazione e disponibilità per questo viaggio». La Bulgaria è un Paese di sette milioni di abitanti, e la stragrande maggioranza della popolazione appartiene alla Chiesa ortodossa: «Solo l’1% della popolazione è cattolico, circa 70mila persone», ha reso noto Gisotti, «i musulmani sono circa l’8%». La Macedonia del Nord conta due milioni di abitanti, due terzi dei quali ortodossi e un terzo musulmano. I cattolici sono circa 15mila. «Un piccolo gregge, piccole presenze, ma così fondamentali nella storia di questi due Paesi», ha commentato il portavoce vaticano: «Il Papa, nel suo viaggio, si riferirà ad una zona particolare d’Europa, ma con una proiezione di pace e di dialogo per tutto il continente», ha aggiunto a proposito dei possibili contenuti del viaggio, durante il quale Francesco farà in totale 12 interventi, di cui 5 discorsi, 3 omelie, 3 preghiere e un saluto. Parlerà sempre in italiano, con traduzione e maxischermi. Per dare il polso del clima di attesa che si respira in questi giorni nei due rispettivi Paesi, Gisotti ha fatto presente che a Skopje i bus viaggiano con manifesti di Francesco sulla fiancata.

Alla Messa nella piazza Knyaz Alexandar I, che concluderà la prima giornata del viaggio del Papa in Bulgaria, «sono attese circa 7-8mila persone, e c’è grande aspettativa non solo da parte dei fedeli cattolici, ma di tutta la popolazione». 

L’aereo con a bordo Francesco partirà domenica 5 maggio, alle 7, destinazione Sofia, dove arriverà tre ore dopo per l’accoglienza ufficiale, durante la quale i bambini gli offriranno dei fiori. Alle 11 la visita di cortesia al presidente della Repubblica nel palazzo presidenziale dove mezz’ora dopo si svolgerà l’incontro con le autorità, con la società civile e con il Corpo diplomatico, nella piazza Atanas Burov, occasione per il primo discorso del Papa. Alle 12 la visita al Patriarca e al Santo Sinodo nel palazzo del Santo Sinodo, dove il Papa e il patriarca Neofit pronunceranno un saluto, prima della sosta di preghiera in silenzio, alle 12.50, davanti al trono dei Santi Cirillo e Metodio nella cattedrale patriarcale di San Alexander Nevsky, luogo del Regina Coeli e della Messa, alle 16.45.

La giornata del 7 maggio comincerà con la visita al campo profughi Vrazhdebna, «una ex scuola adibita a questa finalità», ha spiegato Gisotti, precisando che «si tratterà di un incontro privato, di circa mezz’ora: più o meno 50 i presenti, tra bambini e genitori, per lo più profughi che vengono dalla regione Siria e Iraq. Ci sarà un momento molto toccante, quando il Papa riceverà i disegni bambini». Poi la partenza per Rakovky, cuore cattolico del Paese, dove c’è la più alta densità di fedeli cattolici. Durante la Messa, in programma alle 11.15, «ci sarà anche la Prima Comunione di 242 bambini», ha annunciato il portavoce vaticano. Poi il pranzo in privato dalle suore francescane e, nel pomeriggio, l’incontro con la comunità cattolica nella chiesa di S. Michele Arcangelo, animata da diverse testimonianze e musiche.

«La chiesa stata è stata ricostruita dopo il terremoto del 1928 per impegno di Roncalli, presente dal 1925 al 1934 in Bulgaria, prima come visitatore e poi delegato apostolico», ha reso noto Gisotti. Poi il ritorno a Sofia in aereo, per l’incontro per la pace alla presenza degli esponenti delle varie confessioni religiosi in Bugaria. «Sarà molto presente San Giovanni XXIII con la Pacem in terris», ha anticipato il direttore della sala stampa vaticana: «Il Santo Padre  pronuncerà un discorso-preghiera incentrato sulla pace. Sarà presente anche Francesco d’Assisi, con recita della preghiera per la pace tradizionalmente a lui attribuita». Durante l’incontro, inoltre, verrà acceso un cero e ci sarà a fare da cornice anche la presenza delle rose, elemento tipico della Bulgaria.

«La tappa a Skopje sarà molto breve, circa 10 ore, ma sarà la prima volta che un Papa si reca in quella terra». Come ha spiegato Gisotti, Francesco dopo la Bulgaria raggiungerà la Macedonia del Nord in un itinerario caratterizzato «da diversi momenti, tutti o quasi legati alla figura di Madre Teresa». La giornata del 7 maggio comincerà per Francesco alle 8.15, con l’arrivo all’aeroporto di Skopje e proseguirà alle 9 con la cerimonia di benvenuto nel cortile del palazzo presidenziale, la visita di cortesia e il discorso al popolo macedone, durante l’incontro con le autorità, la società civile e il Corpo diplomatico. Poi il momento dedicato a Madre Teresa, con la visita al Memoriale costruito dove si trovata la chiesa del Sacro Cuore, distrutta nel terremoto del 1963, dove Madre Teresa è stata battezzata.

«Il memoriale è stato costruito su un’area che era stata devastata», ha fatto notare Gisotti, precisando che in questa tappa del viaggio «ci saranno momenti di preghiera con i leader religiosi del Paese, nella cappella dove sono presenti anche le reliquie di Madre Teresa». Sempre nel Memoriale – «un luogo molto visitato, con circa 100mila visite l’anno», ha riferito il portavoce vaticano – è in programma anche «un momento di incontro con i poveri assistiti dalle Missionarie Carità e un momento di incontro con i parenti di Madre Teresa». Poi il Papa benedirà la prima pietra del Santuario che si costruirà lì, dedicato a Madre Teresa. Alle 11.30 la Messa in piazza Macedonia, dove sono attese oltre 10mila persone, e il pranzo nel vescovado. Due gli incontri del pomeriggio: nel centro pastorale della diocesi, con i giovani, a carattere sia ecumenico che interreligioso, e con il clero, nella cattedrale del Sacro Cuore di Gesù. Poi in aeroporto per la cerimonia di congedo e la partenza.