Vita Chiesa

Papa in Colombia: scambio telegrammi con Mattarella dopo il decollo

Questa mattina il Papa, dopo aver incontrato due famiglie la cui abitazione è stata colpita dagli incendi estivi, è partito in auto alle 10.30 da Casa Santa Marta, diretto all’aeroporto di Fiumicino dove si è diretto alla volta di Bogotà, prima tappa del suo 21° viaggio internazionale, il quinto in un Paese dell’America Latina. Motto del viaggio apostolico: «Facciamo il primo passo». L’arrivo nella capitale colombiana è previsto per le 16.30, ora locale (le 23.30 in Italia): nell’area militare dell’aeroporto, Francesco terrà il discorso di benvenuto, il primo dei 12 discorsi, tutti pronunciati in spagnolo, previsti nel corso del viaggio. Poi il primo colloquio privato con il presidente colombiano Manuel Santos ed il trasferimento alla nunziatura.

Quattro le tappe dell’itinerario papale: Bogotà, Villavicencio, Medellin e Cartagena, con altrettanti temi scelti dalla Conferenza episcopale locale: artigiani di pace, promotori della vita; riconciliazione con Dio, con i colombiani, con la natura; vita cristiana come discepolato; dignità della persona e diritti umani.

Dopo Paolo VI nel 1968 e San Giovanni Paolo II nel 1986, Francesco sarà il terzo Papa a visitare la Colombia, sconvolta da oltre 50 anni di guerra tra governo di Bogotà e Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) e giunto solo qualche mese fa, dopo lunghi anni di atroci violenze, negoziazioni, referendum e passaggi al Congresso, alla firma degli accordi di pace. E proprio due giorni prima dell’arrivo del Papa il presidente Santos ha annunciato l’accordo per il cessate il fuoco bilaterale tra governo ed Esercito di liberazione nazionale (Eln), che inizierà il prossimo 1° ottobre e proseguirà fino al 12 gennaio 2018. «Verrò come pellegrino di speranza e di pace», ha detto il Papa ai colombiani nel videomessaggio alla vigilia del viaggio: «il mondo oggi ha bisogno di consiglieri di dialogo».

Nel momento di lasciare il territorio italiano alla volta della Colombia, il Papa, come di consueto nei suoi viaggi internazionali, ha fatto pervenire al presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, un telegramma.  «Nel momento in cui lascio Roma per recarmi in Colombia per sostenere la missione della Chiesa locale e portare un messaggio di speranza – vi si legge -, mi è caro rivolgere a lui il mio deferente saluto, che accompagno con fervidi auspici per il benessere spirituale, civile e sociale della diletta nazione italiana, cui invito volentieri la benedizione apostolica».

«L’Italia e la comunità internazionale guardano con grande interesse a questa sua missione in un Paese che ha intrapreso un cammino di pace e riconciliazione difficile ma carico di speranza». È quanto scrive il a sua volta il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ringraziando il Papa per il messaggio a lui indirizzato.  «La sua presenza – scrive il capo dello Stato – sarà fonte di incoraggiamento per la società colombiana nel suo insieme, e recherà anche un importante segnale di pace in una regione ancora scossa da dolorose inquietudini, cui l’intera comunità internazionale guarda con crescente preoccupazione».