Vita Chiesa

Papa in Egitto: Burke, «misure di sicurezza simili a quelle di altri viaggi. No preoccupazione»

Presentando il programma, che non registra nessun particolare cambiamento, Burke ha sottolineato la partecipazione di Papa Francesco alla conferenza internazionale per la pace, promossa da al Azhar, nella quale terrà un discorso subito dopo l’intervento del Grande Imam al Tayyeb. «Il Papa – ha spiegato – parlerà all’interno della conferenza, non in apertura e nemmeno in chiusura».

Previsto anche un incontro privato tra i due capi religiosi così come con Tawadros II, il patriarca copto-ortodosso. Con quest’ultimo Papa Francesco pregherà nella chiesa di san Pietro – oggetto di un attentato dell’Isis lo scorso dicembre con decine di morti – «per tutte le vittime del terrorismo». Circa la sicurezza il direttore della Sala Stampa vaticana ha detto che «le misure sono le stesse degli altri viaggi. Non c’è preoccupazione. L’Egitto vuole che le cose vadano bene. Quindi andiamo avanti con serenità. Papa Francesco userà una Golf chiusa ma non blindata».

Tra i momenti segnalati da Burke il saluto al Papa, la sera del 28 aprile, da parte di piccoli studenti delle scuole comboniane al piazzale della nunziatura dove il Papa sosterà per la notte e una festa, dopo cena, di 300 giovani dedicata al Pontefice, «che potrebbe affacciarsi per salutarli». La giornata di sabato 29 si aprirà con la Messa allo stadio dell’Aeronautica, «sarà una celebrazione valida per la domenica che in Egitto è giorno lavorativo». Prima di ripartire per l’Italia Papa Francesco, pranzerà con i 15 vescovi egiziani e nel pomeriggio incontrerà al seminario, nei pressi del Cairo, 1500 tra sacerdoti, seminaristi e consacrati e «benedirà gli abiti dei nuovi seminaristi e guiderà il canto del rinnovamento delle promesse della vita consacrata».

Durante i suoi discorsi, ne sono previsti 5, «Papa Francesco parlerà in italiano con traduzione simultanea in arabo garantita dal suo segretario personale», il sacerdote egiziano di rito copto, Yoannis Lahzi Gaid. Alla domanda se il Papa parlerà con il presidente Al Sisi dell’omicidio di Giulio Regeni, scomparso al Cairo 25 gennaio 2016 e trovato morto il 3 febbraio successivo lungo la strada che collega la Capitale egiziana ad Alessandria, Burke ha precisato che «si tratta di una questione fra due Stati. Il Papa è consapevole del caso, ha pregato per il giovane ricercatore e partecipa del dolore della famiglia. In situazioni simili – ha aggiunto il direttore della Sala Stampa – la Santa Sede quando può viene incontro a richieste per motivi umanitari, ma lo fa lavorando in modo discreto, per rispetto delle parti coinvolte. È successo tante volte. Agisce in modo tranquillo ma efficace».