Vita Chiesa

Papa in Georgia: Margvelashvili (presidente), «la via scelta è quella della pace»

«Sulla scorta di questa ricca cultura e dei valori umani universali, la Georgia restaurò la propria indipendenza politica 25 anni fa e iniziò la costruzione di uno Stato libero e impostato sul modello europeo», ma ha aggiunto. Margvelashvili, il Paese «è tuttora vittima di una aggressione militare da parte di un altro Stato: il 20% del nostro territorio è occupato e il 15% della popolazione è profugo». Eppure, ha precisato il presidente, «malgrado tutto, noi non cerchiamo lo scontro, cerchiamo solo la via che porterà il nostro Paese alla liberazione dall’occupazione straniera e alla pace! Il ritorno dei profughi è il nostro compito primario e fondamentale. Le persone umane non devono soffrire a causa delle congiunture politiche e devono avere il diritto di tornare nelle proprie case». Secondo Margvelashvili, «noi politici abbiamo una missione particolare davanti a Dio e al popolo. Siamo obbligati a creare le condizioni affinché gli esseri umani possano vivere e svilupparsi degnamente. Questa missione non potrà essere realizzata se vengono calpestati i diritti della popolazione civile e il Paese vicino continuerà ad occupare i nostri territori! Il nostro dovere non è quello di lottare gli uni contro gli altri, bensì di combattere i problemi che minacciano il benessere dei nostri cittadini, dei nostri compatrioti e della società in generale».

«Fra due giorni la comunità internazionale celebrerà un anniversario importante: l’unificazione della Germania. Unificazione resa possibile grazie all’unità e al coinvolgimento della comunità internazionale. L’umanità ha potuto risolvere senza violenza un importantissimo problema politico e ristabilire la giustizia storica», ha sottolineato il presidente della Georgia. «È un fatto che colpisce profondamente anche il mio Paese e credo che il coinvolgimento della comunità internazionale, l’unità, la ferma volontà politica di non riconoscere questo stato di cose e di non tollerare l’aggressione saranno garanti della liberazione delle zone occupate del nostro Paese e della pace nella nostra regione», ha proseguito il presidente. «La via scelta dalla Georgia è la via della pace, della cooperazione e della pazienza; è la via che ci condurrà senz’altro alla riunificazione del Paese – ha assicurato -. Santità, la sua visita in Georgia è un altro richiamo alla pace. Sono fiducioso che questa visita rafforzi non solo la collaborazione tra la Santa Sede la Georgia, ma sia anche un forte messaggio per garantire la sicurezza e il benessere nella regione».