Vita Chiesa

Papa in Molise: in 60 al pranzo a «Casa degli angeli»

Ed è un altro Francesco – un Papa – ad inaugurarla in uno dei momenti culminanti del viaggio in Molise. Nelle parole del vicedirettore della Caritas, don Pino Romano, e di Antonietta Magliocca, assistente sociale, “Casa degli Angeli” è molto più che una mensa: è un’“opera-segno” della diocesi – spiegano in un’intervista al Sir  – un “centro servizi” che dal 6 luglio comincerà ad essere operativo distribuendo pasti per 60 persone. Intanto, i lavori per completare le altre realtà della struttura – il dormitorio, due mini-appartamenti per famiglie temporaneamente senza fissa dimora, l’emporio dove le famiglie in difficoltà potranno trovare beni di prima necessità, il servizio legale, medico e di microcredito, la “banca del tempo”, il centro multietnico – proseguono alacremente. Il “sogno” è quello di fare di “Casa degli Angeli” una “struttura aperta a famiglie, singoli, associazioni cattoliche e laiche, con servizi molto ben progettati e flessibili, per rispondere alle necessità concrete del territorio”. Prima, qui, c’era un asilo nido, che però era sottoutilizzato: così il Comune ha deciso di mettere i locali a disposizione della Caritas.

Cavatelli al pomodoro, fettuccine ai funghi porcini “raccolti dalle nostre montagne”, pollo con patate e dolci secchi “realizzati da noi”. È questo, ci rivela Antonietta, il menù del pranzo di oggi a “Casa degli angeli”. In cucina, uno decina di ristoratori che abitualmente durante l’anno si alternano prestando gratuitamente la loro opera. Come fanno, ogni giorno, i 30 operatori della struttura, affiancati dai volontari – è a loro che oggi spetta il servizio a tavola – provenienti dalle 10 parrocchie di Campobasso, o meglio 66, se si aggiungono le altre distribuite nel territorio diocesano. Da domani, la mensa funzionerà a pieno ritmo, e quando verrà completato anche il dormitorio si potrà dare una risposta ai tanti che “transitano” per Campobasso ma poi sono costretti a cercare altrove un riparo per la notte. Tra di loro – come tra i commensali di oggi del Papa – ci sono anche i “nuovi poveri”, quelli che “prima aiutavano le persone che avevano bisogno e oggi, a causa della crisi, sono loro ad aver bisogno di aiuto”, spiega don Pino. Nuovi poveri sono anche padri con famiglie “spezzate”, dopo la separazione o il divorzio. Dei 60 commensali di Francesco, alcuni vengono da tre delle dieci parrocchie di Campobasso città, altri sono stati scelti direttamente dalla Caritas diocesana e altri tre vengono dalla comunità di recupero “La Valle”.