Vita Chiesa

Papa in Romania: patriarca Daniel, nuova cattedrale ortodossa simbolo della libertà religiosa dopo quasi 50 anni di regime comunista

Nel suo saluto al Papa, Sua Beatitudine ha ricordato ancora una volta la presenza di Giovanni Paolo II, 20 anni fa, che definì la Romania «Giardino della Madre di Dio». «Nel 1999 e nel 2002, Sua Santità Papa Giovanni Paolo II ha offerto un aiuto finanziario a Sua Beatitudine il Patriarca Teoctist per costruire questa Cattedrale, per un valore di 200.000 dollari», ha ricordato Daniel: «Nel 2017 questo sostegno finanziario è stato integrato simbolicamente dal Patriarcato romeno come parte del costo totale di 500.000 euro, per l’acquisto di campane della Cattedrale Nazionale, da una società cattolica Grassmayr di Innsbruck, in Austria, giacché, nelle tradizioni ortodosse e cattoliche, le campane hanno un valore simbolico molto profondo: sono la voce di Dio, che chiama le persone alla preghiera e alla cooperazione fraterna».

«Siamo grati per questo aiuto finanziario simbolico e vi ringraziamo anche per il sostegno che costantemente offrite ai fedeli ortodossi romeni in Italia e in altri Paesi in cui la Chiesa Romano-Cattolica ha messo a disposizione delle comunità romene ortodosse 426 luoghi di culto, 306 in Italia e 120 in altri paesi dell’Europa Occidentale», l’omaggio del patriarca: «Per questo motivo, abbiamo accettato la proposta del partito cattolico di offrire a vostra Santità e ai credenti cattolici presenti in questa Cattedrale la possibilità di recitare il Padre Nostro in latino e di cantare alcuni canti Pasquali cattolici. Questo gesto è un atto di gratitudine per gli spazi liturgici offerti dalle comunità cattoliche alle parrocchie ortodosse romene nell’Europa Occidentale. E, dopo la fine dei canti cattolici pasquali, sarà pronunciata in romeno la preghiera del Padre Nostro e verranno intonati i canti Pasquali ortodossi».