Vita Chiesa

Papa nelle Filippine, Messa davanti a 7 milioni di fedeli: «insidie» dietro «fascino essere moderni»

Il Papa ha affidato ai filippini il compito di «essere missionari della fede in Asia» e li ha messo in guardia dalle insidie di certi modelli mondani, che impediscono di «rimanere centrati sulle cose che realmente contano». «Trascuriamo di rimanere interiormente come bambini» che «hanno la loro propria saggezza, che non è la saggezza del mondo», ha fatto notare. Da qui l’invito a proteggere la famiglia «da attacchi insidiosi e da programmi contrari a tutto quanto noi riteniamo vero e sacro, a tutto ciò che nella nostra cultura è più nobile e bello». A tutti ha chiesto di «proteggere, guidare e incoraggiare i nostri giovani» e «vedere ogni bambino come un dono da accogliere, da amare e da proteggere». «Dobbiamo prenderci cura dei giovani – ha ribadito – non permettendo che siano derubati dalla speranza e condannati a vivere sulla strada».

In apertura di discorso il Papa ha fatto di nuovo accenno ai temi dell’ambiente e delle ingiustizie sociali, più volte toccati durante la visita apostolica: Dio «ha creato il mondo come uno splendido giardino e ci ha chiesto di averne cura. Tuttavia con il peccato l’uomo ha sfigurato quella naturale bellezza; mediante il peccato, l’uomo ha anche distrutto l’unità e la bellezza della nostra famiglia umana, creando strutture sociali che hanno reso permanente la povertà, l’ignoranza e la corruzione». «Qualche volta – ha proseguito -, vedendo i problemi, le difficoltà e le ingiustizie, siamo tentati di rinunciare. Sembra quasi che le promesse del Vangelo non si possano attuare, siano irreali. Ma la Bibbia ci dice che la grande minaccia al piano di Dio per noi è ed è sempre stata la menzogna».