Vita Chiesa

Papa: oggi a pranzo con alcuni sacerdoti romani, «tenete aperte le chiese»

Tra i “fortunati” don Giuseppe Trappolini, parroco di S.Giacomo, una chiesa nel centro di Roma tra piazza del Popolo e piazza di Spagna. “All’inizio c’era un po’ di imbarazzo – ha spiegato don Trappolini in un’intervista ad Aleteia – è sempre il papa, ma lui ha messo ciascuno a suo agio. Era molto contento di poter trascorrere questo giorno particolare con dei sacerdoti. è una persona molto attenta: da ognuno di noi ha voluto sapere di cosa si occupa e a seconda della situazione ha fatto commenti e dato suggerimenti”.

“La mia è una parrocchia del centro – ha raccontato il sacerdote – e mi ha invitato a tenere la chiesa aperta, come aveva già detto nell’udienza generale di mercoledì: ‘Che tristezza le chiese chiuse’. Mi ha detto che se la porta è aperta, intanto chi passa può entrare e se poi trova anche un sacerdote disponibile per confessare, diventa un’occasione per incontrare Gesù e la Chiesa”.

Don Trappolini ha infine rivelato che il papa “non ha voluto che gli baciassimo la mano ma ha baciato ognuno di noi. Gli abbiamo chiesto se potevamo dire ai nostri parrocchiani che eravamo stati a pranzo con lui e Francesco ci ha detto di salutarli e benedirli a suo nome”.