Vita Chiesa
Pensavo si parlasse di embrioni. Invece…
Finalmente, la verità sugli embrioni. Adesso sfido chiunque a dire che non sono esseri umani e che non hanno alcuna coscienza. Come può non esser chiaro che l’aborto è, nonostante tutte le giustificazioni possibili e ragionevoli, un’azione che elimina un essere vivente? Devo pensare che questi scienziati sono cattolici e quindi prevenuti, pregiudizialmente falsi? Se sono invece atei, hanno ragione? Affermano la verità?
Ma perché devo aver paura di essere cattolico? Che cosa ha l’ateo in più per capire la realtà? Il cattolico, mi si può rispondere, filtra la realtà attraverso la sua fede nella presenza di Dio Padre e Creatore. L’ateo invece la vede così come essa è. Il cattolico è dunque condizionato, l’ateo è libero. Quindi una scoperta scientifica per essere libera e quindi vera, ha bisogno dell’ateismo. Con questo tipo di ragionamento allora ne deduco che per parlare di amore, liberi senza alcun condizionamento, occorre non essere innamorati, per parlare liberamente di cultura occorre essere ignoranti, per parlare liberamente di politica occorre non appartenere a nessun partito, per fare un discorso libero sullo sport, occorre non esser sportivi. Insomma avere già delle idee o delle convinzioni mette la persona in condizioni di non essere libera.
Ma siamo proprio sicuri che coloro che si definiscono atei non abbiano idee e convinzioni? Credere che Dio non c’è, non è forse una convinzione? Credere che la realtà coincida solo con quello che vedo non è convinzione? Credere che tutto avvenga per caso non è convinzione? Per un cattolico la scienza è libera perché è vera, per un ateo la scienza è vera perché è libera.