Vita Chiesa

Perugia, è deceduto mons. Elio Bromuri. Il cordoglio dei vescovi umbri

Ne dà notizia l’ufficio stampa della diocesi di Perugia-Città della Pieve, sottolineando che «consapevole del suo male, nell’affrontarlo, ha dato un grande esempio di fede a quanti l’hanno assistito. Fino all’ultimo ha diretto il settimanale ‘La Voce’, redigendo l’editoriale del numero in edicola lo scorso 7 agosto (l’ultimo prima della pausa estiva), ma soprattutto ha continuato a dare il suo ‘benvenuto’ a quanti, giovani e meno giovani, vengono ospitati quotidianamente all’‘Ostello-Centro internazionale di accoglienza’ nella centralissima via Bontempi di Perugia».

Proprio in questo luogo, riferisce la diocesi, «che è stata la prima opera di carità della Chiesa perugina, fondata da mons. Bromuri mezzo secolo fa insieme ad un gruppo di giovani per accogliere persone in difficoltà senza distinzione di nazionalità e religione, come segno concreto di quell’apertura-dialogo avviata dal Concilio Vaticano II, il noto sacerdote si è spento assistito dai suoi amici. Gli stessi che hanno condiviso con lui buona parte degli oltre sessanta anni della sua proficua e instancabile missione sacerdotale al servizio della Chiesa e del popolo di Dio su vari ambiti pastorali, sociali e culturali».

Le esequie di Bromuri saranno presiedute dal cardinale  Gualtiero Bassetti nella cattedrale di San Lorenzo, della quale era canonico, martedì 18 agosto, alle ore 15.30, precedute dalla camera ardente allestita nella chiesa di Sant’Ercolano dal pomeriggio del 17 agosto.

Mons. Elio Bromuri nel corso dei suoi quasi 85 anni di vita, ha ricevuto diversi riconoscimenti in diversi campi. L’ultimo fu quello dell’iscrizione all’«Albo d’Oro» della città di Perugia, su decisione del Consiglio comunale, il 20 giugno 2010, con la seguente motivazione, che riassume un po’ la sua nutrita biografia: «Laureato in filosofia e teologia, Monsignor Bromuri ha dedicato la maggior parte della sua vita all’insegnamento. È stato docente di Ecumenismo presso l’Istituto Teologico di Assisi. Da sempre animatore del dialogo culturale e religioso, Monsignor Bromuri ha svolto una rilevante azione pastorale come Cappellano della Chiesa dell’Università, fin dalla sua riapertura del 1958 a opera del Rettore Giuseppe Ermini. Per più di vent’anni è stato assistente della Fuci (Federazione universitaria cattolici italiani) e ha dato vita al Meic (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale). L’impegno rivolto al dialogo interreligioso lo ha portato a fondare il Centro Ecumenico e Universitario San Martino e il Centro internazionale di accoglienza in via Bontempi, già conosciuto come ‘Ostello di don Elio’, nel quale, ogni anno, vengono accolte gratuitamente centinaia di persone in difficoltà. La sua pluriennale esperienza e il suo impegno umanitario sono stati premiati con numerosi riconoscimenti: da ultimo con la dignità di Protonotario Apostolico concessagli da S.S. Papa Benedetto XVI nel 2008. I suoi insegnamenti trapelano, da anni, dalle pagine del settimanale ‘La Voce’ di cui Monsignor Elio è direttore».

Tra i diversi incarichi regionali e diocesani ricoperti negli anni da mons. Bromuri ricordiamo quelli di coordinatore delle Commissioni della Conferenza episcopale umbra per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e per le comunicazioni sociali, di vicario episcopale per la cultura dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, di rettore delle chiese dell’Università degli Studi e di Sant’Ercolano del Sodalizio di San Martino e di direttore degli Uffici diocesani per la pastorale universitaria, per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e per comunicazioni sociali. In quest’ultimo settore è stato intenso il suo impegno, soprattutto nel rilancio de «La Voce», ottenendo alcuni anni fa il «premio alla carriera» da parte dell’Ordine regionale dei giornalisti, al cui «elenco dei pubblicisti» era iscritto da trenta anni. È stato anche docente presso l’Università per stranieri e di storia e filosofia al Liceo-Ginnasio Statale «Mariotti» di Perugia. «Mons. Bromuri – sottolinea l’ufficio stampa della diocesi di Perugia – è stato un uomo e un sacerdote dal grande ‘spirito laico’ che emergeva con nitidezza anche dai suoi innumerevoli editoriali e articoli pubblicati dal ‘suo’ settimanale, che l’ha avuto come direttore dal 1984, e dall’Agenzia di stampa Sir della Cei, per la quale collaborava da anni».

Nell’apprendere la notizia della morte di monsignor Bromuri, il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti e il suo vescovo ausiliare monsignor Paolo Giulietti esprimono a nome dell’intero presbiterio perugino-pievese il profondo cordoglio ai familiari, ai collaboratori e a quanti l’hanno conosciuto ed apprezzato per le sue grandi doti umane e spirituali. «Don Elio è un uomo di Dio che sarà ricordato da tutti noi non tanto per le grandi cose che ha fatto – ha commentato il cardinale Bassetti –, ma per quelle piccole da lui compiute ogni giorno per il bene della Chiesa e della società intera. Anche da questo si coglie lo spessore di quest’uomo e di questo sacerdote, uno dei miei più stretti collaboratori e consiglieri».

«Uomo e sacerdote appassionato per l’annuncio del Vangelo e il dialogo con la società civile». Così lo ricordano i vescovi dell’Umbria ricordano, in un messaggio di cordoglio. «Nell’apprendere la notizia del ritorno alla casa del Padre di mons. Bromuri – si legge nel messaggio – i vescovi dell’Umbria affidano a Gesù buon pastore l’anima di questo suo servo fedele, che ha esercitato per lunghi anni il ministero sacerdotale al servizio dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve e delle Chiese della regione».

I vescovi «ricordano con animo grato il suo impegno nell’insegnamento, nella pastorale universitaria, nel campo delle comunicazioni sociali e del dialogo ecumenico. I suoi interventi sul settimanale ‘La Voce’, di cui è stato direttore per tanti anni – sempre competenti ed equilibrati, apprezzati anche fuori dall’ambito strettamente ecclesiale – hanno costituito un prezioso e puntuale contributo alla riflessione per il bene comune e hanno stimolato iniziative e impegni diversificati». Di lui, concludono i vescovi, «resta la testimonianza di un uomo e di un sacerdote appassionato per l’annuncio del Vangelo e il dialogo con la società civile, che ha sempre voluto accompagnare con attenzione e simpatia». 

Anche la Direzione e redazione di Toscana Oggi ricordano con affetto e stima mons. Elio Bromuri, sincero amico del settimanale da lunga data ed esprimono vicinanza ai colleghi del settimanale «La Voce».