Toscana

Prato, i vincitori del premio Santo Stefano per la tenuta e il rilancio del lavoro

Fratelli Bacciottini, Filati Be.Mi.Va. e Tenuta di Capezzana si sono aggiudicate la sesta edizione del Premio Santo Stefano, il riconoscimento che la città di Prato dedica alle aziende virtuose del proprio distretto industriale. Ad annunciarlo è stato il vescovo Franco Agostinelli al termine del solenne pontificale celebrato questa mattina, sabato 26 dicembre, nella cattedrale di Prato in onore del santo patrono. Il premio è stato istituito per valorizzare e portare a esempio quelle imprese che si sono contraddistinte per la tenuta e il rilancio del lavoro in modo etico e rispettoso della concorrenza.

«Tre sono le aziende vincitrici ma tante altre ancora sarebbero state meritevoli del Premio Santo Stefano», ha detto monsignor Agostinelli subito dopo l’annuncio, e poi ha aggiunto: «a Prato esistono tante altre imprese impegnate nel dare input di speranza al territorio e questa mattina vogliano rendere merito anche a loro: grazie a tutti coloro che spendono le proprie energie per sviluppare e rilanciare il lavoro nella nostra città»

Una del settore metalmeccanico, una del comparto tessile e una produttrice di vino e olio, sono i profili delle tre imprese vincitrici dello «Stefanino d’oro» 2015-2016: Fratelli Bacciottini, con sede a Montemurlo ha competenze nella finitura post stampa ed è specializzata nella realizzazione di cabine sterili per la produzione di farmaci; la Filati Be.Mi.Va. si trova a Capalle nel Comune di Campi Bisenzio ma da oltre 50 anni è una delle protagoniste dell’evoluzione del distretto tessile pratese, mentre la Tenuta di Capezzana a Seano, nel Comune di Carmignano, è una delle aziende vinicole più antiche della Toscana ed è la prima del settore ad essere insignita del Premio.

Le tre aziende l’hanno spuntata su una rosa di trenta nomi segnalati al Comitato promotore dello «Stefanino» composto da rappresentanti della Diocesi, del Comune, della Provincia, della Camera di Commercio e della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. Dal 2010, anno della prima edizione, sono state premiate 26 imprese, di queste 16 appartengono alla filiera tessile mentre le altre sono attive in settori diversi, dalla gastronomia all’edilizia, dal restauro all’hi-tech. Segno della diversificazione di un distretto che ha saputo rinnovarsi e innovare in ambiti diversi e non collegati tra loro.

Come avvenuto nelle edizioni precedenti, la consegna dei premi avverrà nel mese di febbraio nel corso di una cerimonia pubblica dove saranno rese note le motivazioni che hanno portato alla scelta del Comitato. Lo scorso anno fu il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi a conferire i riconoscimenti ai vincitori, che ricordiamo essere le aziende e tutti i loro addetti, dai titolari ai dipendenti.

Gli stefanini 2015-2016 sono realizzati dall’artista pratese Gabriella Furlani, già autrice dei premi in altre tre occasioni. Si tratta di vere e proprie sculture, pezzi unici in bronzo, oro e plexiglass raffiguranti Santo Stefano con il sasso e la palma del martirio e la Sacra Cintola con su scritto il motto: «coscienza, conoscenza e innovazione». A questi elementi, presenti anche nelle altre opere, si aggiunge una novità: lo sbocciare di fiordalisi, simbolo della città, posti alla base del premio a rappresentare la vitalità e la continua rinascita del distretto.