Vita Chiesa

Prato, la Misericordia ha festeggiato i 428 anni di vita

La data è storica e conosciuta da tutti i soci: il 22 luglio. Quel giorno, 428 anni fa, nel 1588, trenta pratesi di ritorno da un pellegrinaggio a Loreto decisero di creare un’associazione di carità per l’aiuto ai malati e agli infermi. Nacque così la Compagnia del Pellegrino, primo nucleo di quella che, due secoli dopo, si sarebbe chiamata Misericordia.

Anche quest’anno, ovviamente venerdì 22 luglio, si è rinnovato l’appuntamento con la Festa della Fondazione presso la sede centrale di via Galcianese. Nel piazzale, davanti alla cappella dei Cirenei, il vescovo di Prato e correttore nazionale delle Misericordie d’Italia Franco Agostinelli ha presieduto in serata una messa di ringraziamento. Durante la celebrazione sono stati investiti i nuovi Capo guardia d’onore, i confratelli e le consorelle con 40 anni servizio a Prato centro, e i Capo Guardia (15 anni). I primi sono Andrea Carrini, Alberto Cipriani e Luciano Pugi, mentre i secondi sono Lando Cambi, Mario Grassi, Gabriella Moradei e Fabrizio Piccini.

Nell’occasione sono state conferite anche le Croci al merito della carità per il prestigioso traguardo di 50 anni di impegno tra le fila della Misericordia. Il riconoscimento viene è stato consegnato dalla Federazione regionale. Hanno festeggiato mezzo secolo di servizio Antonio Carboni, Leo Massai, Paolo Serresi e Roberto Zanaschi.

Alla cerimonia erano presenti il prefetto Maria Laura Simonetti, l’assessore comunale ai servizi sociali Luigi Biancalani e il responsabile dell’unità funzionale del 118 Michele Lanigra.

«Commemorare la nostra fondazione è molto importante – commenta il proposto della Misericordia di Prato Gianluca Mannelli – ci ricorda chi siamo e da dove veniamo. Abbiamo più di quattro secoli di vita e se siamo arrivati fino a qui lo dobbiamo ai nostri confratelli e alle nostre consorelle. Ieri ne abbiamo premiati alcuni, attivi da tantissimi anni, ma come sempre il ringraziamento va a tutti coloro che quotidianamente si mettono a servizio dell’Arciconfraternita e quindi della città».

«Quella per la Misericordia è una passione che ti si “attacca addosso” e dalla quale non puoi più liberarti – ha detto con un sorriso monsignor Agostinelli rivolgendosi ai premiati – sappiate essere contagiosi e testimoni dello spirito di servizio che vi ha contraddistinto in tutti questi anni».

Ieri, per l’intera giornata, è rimasto aperto lo storico oratorio della Misericordia in via Convenevole, dove è custodito l’antico e venerato Crocifisso dei Trenta pellegrini.