Vita Chiesa

Prato, un panettone «stellato» per il Duomo. A realizzarlo lo chef Alberto Sparacino

La campagna, lo ricordiamo, è stata lanciata dalla Cooperativa Prato Cultura e dall’associazione ArteMìa con l’obiettivo di contribuire, attraverso appunto l’acquisto di originali strenne natalizie, agli interventi di revisione e messa in sicurezza del Duomo. Ecco che, oltre al plaid di lana rigenerata, i Bruttiboni, le mascherine, le guide tascabili del Duomo e la tessera socio ArtteMìa con visite guidate alla scoperta della città, tra i prodotti che possono essere regalati anche il panettone tradizionale realizzato dallo chef stellato Sparacino.

«Siamo molto contenti che l’iniziativa stia andando bene e che così tante persone vogliano aiutarci nel sostenere la campagna di raccolta fondi per il restauro della Cattedrale – afferma Gabriele Bresci, presidente della Cooperativa Prato Cultura – e lo siamo ancor di più perché abbiamo ricevuto una proposta per incrementare la scelta dei prodotti, un’offerta generosa e di gran qualità. Lo chef stellato Alberto Sparacino si è offerto di preparare per la nostra campagna dei panettoni tradizionali. La Pasticceria Fiaschi metterà gentilmente a disposizione il proprio laboratorio e l’azienda agricola Oasi del miele di Mario Marchetti fornirà gratuitamente il miele necessario. Grazie a tutti per l’impegno e la disponibilità offerta».

Lo chef Sparacino ha, infatti, voluto contribuire al restauro delle superfici lapidee esterne del Duomo preparando il panettone tradizionale. E così in questi giorni si è messo all’opera, all’interno del laboratorio della Pasticceria Fiaschi. Alberto Sparacino – abituato, nella sua cucina, a sperimentare e reinterpretare i piatti della tradizione – ha voluto scegliere, solo per questa occasione, la purezza assoluta e tornare alla ricetta classica del panettone. Gli ingredienti utilizzati sono: farina, zucchero, burro, miele (fornito gratuitamente dall’azienda Oasi del miele), tuorlo e albume d’uovo, uva passa, scorza d’arancia candita, mandorle e olio di semi. Il costo del panettone è di 30 euro.

«Per questo panettone ho scelto la ricetta classica, così da tornare alla purezza assoluta del prodotto – spiega Alberto Sparacino -. Prato è diventata la mia seconda casa. Ho aderito all’iniziativa perché volevo dare il mio contributo a questa città che mi ha accolto e dato tanto. Riuscire a interagire con opere di questo genere è un altro modo per sentirsi parte integrante di questa comunità».

Il legame tra Sparacino e l’arte del cucinare è nato per caso ai tempi dell’università, quando per pagare gli studi d’ingegneria si è offerto come aiuto cuoco ed è poi cresciuto in fretta trasformandosi in una vera e propria passione. Lavorando da «Arnolfo Ristorante» (Colle Val d’Elsa), Sparacino ha scoperto che il cibo non è semplice nutrimento, ma qualcosa da celebrare ogni giorno, e ha capito così che quella sarebbe stata la sua strada. Sparacino ha guidato per quattro anni la cucina del Barone Ricasoli al Castello di Brolio – volando anche a New York per lavorare con lo chef stellato Daniel Bouloud – e per sei anni quella del «Cum Quibus» a San Gimignano, con una cucina di carattere che è valsa la prima stella Michelin nel 2017.

Riepilogando, gli oggetti che possono essere acquistati nell’ambito della campagna «Cose belle per il bene della città» sono: panettone tradizionale dello chef stellato Alberto Sparacino (30 euro); coperta di lana rigenerata della Beat Collection (Lanificio Idealtex di Montemurlo), con stampato il logo del Duomo (35 euro); mascherine con i simboli di Prato realizzate da Abc Project Srl (10 euro); Bruttiboni delle monache benedettine di San Clemente (18 euro al kg); guida tascabile del Duomo (5 euro), tessera socio ArteMìa 2021 con visite guidate (tessera più una visita costo 15 euro; solo tessera 10 euro).

I regali devono essere prenotati contattando ArteMìa: info@artemiaprato.it