Vita Chiesa

Quaresima: Acs, cinque progetti per i cristiani di Ninive

«La presenza dei cristiani è determinante in Medio Oriente per il dialogo tra tutte le comunità – afferma il direttore di Acs-Italia, Alessandro Monteduro –. Anche grazie al nostro sostegno, si sono raggiunti risultati impensabili soltanto un anno fa». Le famiglie già rientrate a fine 2017 erano infatti 6.330, il 33% della popolazione cristiana della Piana di Ninive. Dodici mesi or sono, Monteduro ha guidato una delegazione italiana della Fondazione in visita nel Nord iracheno. «Il villaggio di Batnaya, a pochi chilometri da Mosul, era totalmente distrutto e nessuno di noi avrebbe mai creduto che le famiglie cristiane vi avrebbero mai fatto ritorno». Ed invece uno dei cinque progetti proposti da Acs ai propri benefattori per questa Quaresima è proprio la ricostruzione di 520 abitazioni cristiane a Batnaya.

Tra gli altri aiuti vi è la donazione di impianti idrici che porteranno l’acqua potabile in 115 case a Qaraqosh, un tempo simbolo della cristianità in Iraq che oggi si sta ripopolando di fedeli. Un altro intervento di carattere strutturale è previsto a Tellskuf, il villaggio dove è già rientrato il 67% delle 1.500 famiglie che vi abitavano fino all’agosto 2014. Qui Acs donerà impianti elettrici a 69 case per consentire alle famiglie di poter svolgere le normali attività quotidiane. La Fondazione non poteva dimenticare gli edifici religiosi, in gran parte distrutti e profanati da Isis. A Bashiqa è previsto il restauro del convento di San Reginaldo delle Suore domenicane di Santa Caterina da Siena. Le religiose potranno così riprendere la formazione dei bambini alla Prima Comunione e il catechismo domenicale. A Bartella, invece, sarà ricostruita la chiesa di santa Shmuni.