Vita Chiesa

Quaresima, una grande opportunità

In attesa della S. Pasqua, i cristiani hanno una opportunità grandiosa: la quaresima. È questo il tempo in cui la grazia opera meraviglie in chi le apre il cuore; il tempo delle sorprese di Dio, che rinnova il cuore dei suoi figli. È l’occasione che ci viene data di un ritorno a Lui. «Eravamo ormai morti a causa dei nostri peccati», ma Dio ci dà ancora un’altra possibilità. Il centro della meditazione quaresimale non è, dunque, la sofferenza, ma l’amore e la misericordia immensa di Dio. Il Santo Padre Benedetto XVI, nella sua lettera per la quaresima 2006, invita i cristiani a mettere in moto pensiero, cuore e azione in favore di chi soffre, in particolare per quella parte del mondo che non ha neanche il necessario per vivere. A questo proposito, non sembra poi così fuori luogo ritrovarci immersi, proprio in questo tempo, in piena campagna elettorale: la nostra vita deve essere fatta di preghiera e silenzio interiore, da una parte, e dedizione al prossimo, dall’altra. Questo impegno per l’altro può esprimersi, in questi giorni, anche nel prepararsi a un voto che sia il più possibile responsabile, nella ricerca continua del bene di tutti e, in particolare, dei nostri fratelli più bisognosi.

Sulla via della Croce, mentre il popolo «stava a vedere» (Lc 23,35), Maria «stava presso la croce» (Gv 19,25). Di lei non si dice che piangeva, che si beava della propria sofferenza, o che si teneva alla larga e guardava con curiosità, ma senza compromettersi, ciò che sarebbe successo. Maria stava. Maria contemplava l’amore immenso del Figlio col cuore nuovo della creatura nuova. La madre di Gesù ci insegna, così, a stare presso la croce del fratello che ogni giorno abbiamo accanto; Maria ci è compagna nello smarrimento, nelle notti più profonde che la vita ci riserva, e ci conduce a quella fede che non vede, ma continua a credere; Maria ci invita a stare presso quel legno, presente in ogni luogo del mondo dove esiste l’amore più profondo, più vero, più puro. Questa è la quaresima: stare presso l’amore; fare scelte d’amore; lasciare che Gesù guarisca le ferite più intime e radicate del mio peccato. Ecco perché la quaresima è gioia: è la festa, il trionfo dell’amore. È darci più tempo, ogni giorno, per stare insieme a Colui che è amore, per imparare a divenire noi stessi amore. E, se di Buona Novella si tratta, qualcuno, attorno a noi, se ne accorgerà. Cristiano non è, infatti, chi è più triste degli altri, ma chi ha ricevuto una Notizia che veramente gli ha riempito il cuore e la vita; chi vive di una speranza che è Cristo stesso. E’ cristiano colui che accetta anche la morte dei propri sogni, se non sono in armonia con la volontà di Dio, e di quella parte di lui che lo porta a scelte di divisione e di egoismo, perché sa che in Cristo egli rivivrà. In Cristo egli sarà l’uomo nuovo. In Cristo egli ritroverà se stesso. Ecco perché il cristiano è l’uomo della speranza e della gioia.Suor Mirella Caterinadelle contemplative domenicane di Pratovecchio