Vita Chiesa

RIFUGIATI: MONS. MARCHETTO, RIAPRIRE UFFICIO UNHCR IN LIBIA, IN ARRIVO DOCUMENTO VATICANO

“Ci rattrista la notizia che in Libia siano stati chiusi i battenti dell’ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Questo rende più grave la questione dei respingimenti nel Mediterraneo e più difficile l’applicazione del principio del non-refoulement”, ossia il respingimento di migranti costretti a fuggire dai propri Paesi perché in pericolo di vita o perseguitati. Lo dice oggi al SIR mons. Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti, che interverrà questo pomeriggio, insieme al presidente del Censis Giuseppe De Rita, al Colloquio sulle migrazioni promosso dal Centro Astalli, il Servizio dei gesuiti per i rifugiati in Italia. Mons. Marchetto annuncia, inoltre, l’uscita entro il 2010 di un documento vaticano di orientamenti pastorali sulla questione dei rifugiati e dei migranti forzati. L’incontro, con interventi a braccio, si svolgerà nella chiesa di S.Andrea al Quirinale (via del Quirinale 29, ore 17.30), ed è organizzato in vista della Giornata mondiale del rifugiato che le Nazioni Unite celebrano il 20 giugno. Anche se la Chiesa cattolica celebra ogni anno la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato la seconda domenica dopo l’Epifania (giunta alla 97ma edizione) “ci uniamo ben volentieri alla celebrazione annuale delle Nazioni Unite”, precisa il vescovo. Il tema scelto quest’anno dall’Onu “Home, un luogo sicuro per ricominciare” è “molto significativo – puntualizza mons. Marchetto – perché mette in evidenza i due poli della legislazione umanitaria a proposito dei rifugiati e migranti forzati: sono persone costrette ad abbandonare le proprie case a causa di guerre e persecuzioni e hanno quindi diritto a trovare una sicurezza, una casa, lontano dal luogo di origine”. Il segretario del Pontificio Consiglio cita il documento vaticano del 1992 “Rifugiati, una sfida alla solidarietà”, e parla di un nuovo documento di Orientamenti pastorali – “dovrebbe già essere pronto” – con aggiornamenti sulla questione dei rifugiati e migranti forzati. “Speriamo uscirà entro l’anno”, auspica, “anche perché ci stiamo lavorando da otto anni”. Punto di riferimento sarà l’Istruzione “Erga Migranti Caritas Christi”.A proposito dei respingimenti nel Mediterraneo e della chiusura dell’ufficio Unhcr in Libia mons. Marchetto mette in evidenza il caso recente “di un barcone con a bordo un bimbo di pochi mesi, che dopo un palleggiamento di interventi tra Malta e Italia è stato costretto a raggiungere le coste libiche”. “Ora è importante che si possa riaprire questo canale che esisteva anche in Libia – afferma -, come è stato auspicato dal ministro Frattini. Io personalmente mi associo”. A sostegno di questa posizione il vescovo ricorda che in Africa vige la Convenzione dell’Organizzazione dell’Unità africana (Oua) del 10 settembre 1979, che regola aspetti specifici del problema dei rifugiati in Africa, in aggiunta ad elementi della Convenzione del 1951 relativi al protocollo del 1967, che “dilata beneficamente la definizione di rifugiato”.Sir