Vita Chiesa

SANTA SEDE: COMMEMORAZIONE PER I 50 ANNI DEL PONTIFICIO CONSIGLIO UNITÀ CRISTIANI

Ci saranno anche Rowan Williams, Arcivescovo di Canterbury, il Metropolita di Pergamo Ioannis (Zizioulas) del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli e il card. Walter Kasper all’atto commemorativo pubblico per il 50° anniversario dell’istituzione del Segretariato per la Promozione dell’Unità dei Cristiani che si terrà mercoledì 17 novembre (ore 17), presso la Sala San Pio X, in via della Conciliazione 5, a Roma. L’evento – informa una nota pubblicata oggi dalla sala st6ampa vaticana – sarà presieduto da mons. Kurt Koch. Era il 5 giugno del 1960, giorno di Pentecoste, quando Giovanni XXIII istituiva con il Motu Proprio «Superno Dei Nutu», un Segretariato per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Il primo Presidente al quale Papa Giovanni XXIII affidò la responsabilità del Segretariato fu il Cardinale Agostino Bea. Al Cardinale Bea sono poi succeduti il Cardinale Johann Willebrands, il Cardinale Edward Idris Cassidy, il Cardinale Walter Kasper e, dal 1 luglio 2010, l’Arcivescovo Kurt Koch. Nel 1988 Papa Giovanni Paolo II con la Costituzione apostolica «Pastor Bonus» cambiò il nome del Segretariato in Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Nel corso degli anni, il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani ha curato i rapporti con il vasto mondo ecumenico sia a livello multilaterale, che attraverso contatti e dialoghi bilaterali con molte Chiese e Comunità cristiane. La data dell’atto commemorativo è stata volutamente fatta coincidere con la Sessione Plenaria del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, che si terrà dal 15 al 19 novembre e si concentrerà sul tema: “Verso una nuova tappa del dialogo ecumenico”. “Questo sguardo al passato, rivolto al momento dell’istituzione ed al cammino intrapreso fino ad oggi – si legge nella nota di presentazione -, offrirà non solo l’occasione di esprimere gratitudine a Dio per coloro che hanno contribuito a far avanzare l’ecumenismo e per gli abbondanti frutti che sono stati già raccolti, ma permetterà anche di suscitare un rinnovato interesse per la causa dell’unità e ribadire la ferma volontà di proseguire il cammino verso la piena comunione di tutti i cristiani, affrontando con fiducia le sfide, anche nuove, che si presentano”.Sir