Il turismo non può sottrarsi alla sua responsabilità nella difesa della biodiversità, ma, al contrario, deve assumervi un ruolo attivo. È il richiamo contenuto nel Messaggio diffuso oggi dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti in occasione della Giornata mondiale del turismo che si terrà il prossimo 27 settembre. Tema della Giornata, nel 2010 proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite “Anno Internazionale della biodiversità, è appunto su Turismo e biodiversità. Nel Messaggio, firmato dal presidente e dal segretario del dicastero, gli arcivescovi Antonio Maria Vegliò e Agostino Marchetto, si afferma che lo sviluppo del turismo deve essere inevitabilmente accompagnato dai principi di sostenibilità e rispetto della diversità biologica. Rammentando i tre gravi pericoli che incombono sugli ecosistemi ed esigono una soluzione urgente: il cambiamento climatico, la desertificazione e la perdita di biodiversità, il testo sottolinea che di tutto questo si è seriamente preoccupata la comunità internazionale. Anche la Chiesa vuole unirvi la sua voce, nel ruolo che le è proprio, partendo dalla convinzione che essa stessa ha una responsabilità per il creato e deve far valere questa responsabilità anche nella sfera pubblica.La Chiesa, precisa il Messaggio, deve difendere non solo la terra, l’acqua e l’aria, ma deve proteggere soprattutto l’uomo contro la distruzione di se stesso. Pertanto, senza entrare nella questione di soluzioni tecniche concrete, essa ribadisce la responsabilità dell’essere umano nella preservazione di un ambiente integro e sano per tutti. Il contatto con la natura è importante prosegue il testo, e il turismo si deve sforzare di rispettare e valorizzare la bellezza del creato, avvicinandosi al quale può essere occasione per promuovere o accrescere l’esperienza religiosa. Diventa allora urgente e necessaria la ricerca di un equilibrio tra turismo e biodiversità. Di qui la necessità di strategie partecipative e condivise, in cui siano coinvolti governi, istituzioni internazionali, associazioni professionali del settore e Ong per un turismo sostenibile che protegga le risorse naturali e culturali, e sia aiuto reale nella lotta contro la povertà. Un ruolo significativo spetta anche ai turisti, che devono essere informati sui benefici reali della conservazione della biodiversità ed educati al turismo sostenibile. Uno sforzo importante, che in modo particolare deve realizzare la pastorale del turismo – conclude il Messaggio, è l’educazione alla contemplazione, che aiuti i turisti a scoprire la traccia di Dio nella grande ricchezza della biodiversità.Sir