Vita Chiesa

SANTA SEDE: MONS. RAVASI PER I 20 ANNI DELLA PONTIFICIA COMMISSIONE BENI CULTURALI

“Tutelare, conservare, valorizzare i beni culturali della Chiesa e allo stesso tempo promuoverne lo sviluppo e la costruzione di nuovi che siano testimonianza e a servizio della comunità credente”: sono queste le due direttrici del lavoro della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, nelle parole del suo presidente mons. Gianfranco Ravasi che oggi ha incontrato la stampa in occasione del ventennale della istituzione di questo dicastero pontificio. Oggi pomeriggio alle ore 16,30 si terrà nel palazzo S. Pio X, in via Conciliazione a Roma, una giornata di studio sui vent’anni della Commissione. Alla giornata parteciperanno il Segretario di Stato card. Tarcisio Bertone, lo stesso mons. Ravasi e – con due interventi di approfondimento – il vescovo di Wurzburg, mons. Friedhelm Hofmann, che parlerà su un “primo bilancio” della Ponficia Commissione, oltre al direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, Salvatore Settis, che invece proporrà una relazione su “I beni culturali della Chiesa nella cultura contemporanea”. Mons. Ravasi ha definito il settore dei beni culturali “uno scrigno sterminato di tipologie diversissime” di opere, da quelle artistiche, come pittura, scultura, architettura, a quelle musicali, letterarie, poetiche. “Basti pensare al recentissimo incontro della scorsa settimana – ha sottolineato – di artisti di ogni disciplina col Papa”.“Far pagare i biglietti di ingresso nelle cattedrali e nelle chiese può apparire inopportuno ma spesso risulta assolutamente necessario per le enormi spese che i vescovi debbono affrontare per la conservazione e il ripristino di questi templi che a volte hanno diversi secoli di vita”: lo ha detto oggi in Vaticano, in occasione della conferenza stampa di annuncio del ventennale della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, il segretario della stessa, Francesco Buranelli. “Un notevole interesse ha suscitato nell’opinione pubblica – ha poi aggiunto – l’annunciata partecipazione, nel 2011, della Santa Sede alla LIV Biennale d’Arte Contemporanea di Venezia, con un padiglione promosso dalla Pontificia Commissione. Le opinioni – ha notato – sono diverse, a favore o contro l’iniziativa. Ma sostanzialmente la notizia è stata accolta con grande favore. E’ sembrato infatti che fosse ormai maturo il momento per la Chiesa di assumere nuovamente con coraggio il ruolo di ispirazione e committenza che ne ha per secoli caratterizzato l’opera evangelizzatrice”. Questo evento – ha poi aggiunto Buranelli – “va nella linea di consentire alla nostra società di tornare ad essere consapevole delle proprie radici e di riacquistare la capacità di vedere l’invisibile”.