Vita Chiesa

SANTA SEDE: V CENTENARIO BASILICA DI SAN PIETRO

“Un grandioso monumento che torna ad onore di tutta l’umanità”. Così il card. Francesco Marchisano ha definito la Patriarcale Basilica di San Pietro, presentando questa mattina in Vaticano le celebrazioni che saranno promosse quest’anno per ricordare alla chiesa e al mondo che il 18 aprile 1506, e cioè esattamente 500 anni fa, papa Giulio II ha posto la prima pietra della Basilica di San Pietro, costruita sulla antica basilica voluta dall’imperatore Costantino. “Nessun altro monumento al mondo – ha detto il cardinale – ha avuto il contributo di tanti celebri architetti come la nuova Basilica di San Pietro”: dal Bramante al Michelangelo, e ancora Raffaello, Carlo Maderno e Gian Lorenzo Bernini. Oggi – ha proseguito Marchisano che è arciprete della Patriarcale Basilica di San Pietro – “la Basilica è uno dei monumenti più visitati del mondo: ogni giorno abbiamo da 5 mila a 20 mila visitatori e si è giunti qualche volta anche a circa 30 mila visitatori”. Questo flusso fa della Basilica di San Pietro “una vera opera di evangelizzazione”.

Venendo quindi ai giorni attuali, il cardinale ha assicurato che “lo stato di salute attuale della Basilica è buono, anzi buonissimo e lo è – ha aggiunto – grazie anche a come è stata concepita la struttura. Basta scendere nelle tombe dei papi per accorgersi di quale spessore è il muro della basilica e questo dimostra la dedizione con cui è stata costruita”. La basilica, poi, è oggetto di “controllo continuo” e del prezioso lavoro quotidiano di pulizia e ordine fatto dai circa 80 “sampietrini”, personale addetto alla manutenzione della basilica. Riguardo invece all’aspetto ecumenico delle celebrazioni, il card. Marchisano ha escluso che le celebrazioni della Basilica – inevitabilmente legate alla figura dell’apostolo Pietro – possano creare “problemi ecumenici” per la difficoltà delle Chiesa cristiane a riconoscere il primato petrino. Accompagnando varie delegazioni di cristiani ortodossi e protestanti in visita alla basilica, “ho potuto constatare di persona – ha detto Marchisano – quanta venerazione c’è per la figura dell’apostolo Pietro”. Ne è una testimonianza la lampada sempre accesa davanti alla Tomba dell’apostolo, data dal I Patriarca di Costantinopoli come dono della cristianità d’Oriente. Sir