Vita Chiesa

SETTIMANA UNITÀ DEI CRISTIANI: CARD. KOCH, SI PROSPETTA UN BUON FUTURO

“Sono comunque convinto che si prospetta un buon futuro nel dialogo e anche se oggi è difficile, sappiamo che la vita non è sempre una strada retta”. Con questa immagine il card. Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, delinea il bilancio del dialogo ecumenico a 50 anni dall’inizio del Concilio Vaticano II ad oggi in un’intervista rilasciata al SIR  in occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio). Il cardinale parla dello stato del dialogo con le Chiese della Riforma, gli anglicani, le Chiese ortodosse e conclude: “Negli anni immediatamente successivi al Concilio, l’entusiasmo era molto forte e forse si pensava che l’unità della Chiesa era alla portata di mano. Dopo abbiamo dovuto accorgerci che i problemi erano più grandi di quello che immaginavamo. Che occorreva molto più tempo, pazienza e studio. Abbiamo anche dovuto imparare che non siamo noi a fare l’unità della Chiesa. Che l’unità è un dono di Dio e noi dobbiamo essere disponibili di accettare questa realtà. Il tema della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani di quest’anno ci riporta all’inizio di tutto l’ecumenismo, al potere trasformante della preghiera. Un inizio che non possiamo lasciare al passato ma deve sempre accompagnare ogni impegno ecumenico. Il Concilio Vaticano II ha parlato dell’ecumenismo spirituale come anima del movimento ecumenismo e in questo senso questa Settimana di preghiera deve mostrare il nucleo dell’ecumenismo”. (Sir)