Vita Chiesa

SPAGNA: IL PAPA AI VESCOVI, «TROPPO LAICISMO»; RICHIAMO ALLE RADICI CRISTIANE

Un richiamo alle “profonde radici cristiane” della Spagna e una critica al “laicismo” diffuso nella mentalità di molti spagnoli, che sta portando “alla restrizione della libertà religiosa fino al disprezzo o all’ignoranza della religione, relegando la fede nella sfera della vita privata e opponendosi alla sua espressione pubblica”. Sono stati rivolti dal Papa al primo gruppo di vescovi spagnoli ricevuti oggi in Vaticano per la consueta visita “ad limina apostolorum”. “La Spagna è un Paese di profonde radici cristiane – ha ricordato Giovanni Paolo II -. La fede in Cristo e l’appartenenza alla Chiesa hanno accompagnato la vita degli spagnoli nella storia e ne hanno ispirato l’attuazione nel corso dei secoli”. Al contrario, oggi i vescovi e il Papa esprimono “preoccupazione per la vitalità della Chiesa e le difficoltà che deve affrontare”, tra cui “l’indifferenza religiosa”, “un certo relativismo morale”, “il permissivismo morale” diffuso soprattutto tra i giovani.

E a proposito dei giovani il Papa ha sottolineato il loro “diritto, dall’inizio del processo formativo, ad essere educati alla fede”: “L’educazione integrale dei più giovani non può prescindere dall’insegnamento della religione anche nella scuola, quando richiesto dai genitori, con una valutazione accademica conforme alla sua importanza”. “I poteri pubblici – ha detto il Papa facendo riferimento a recenti provvedimenti governativi che limitano l’insegnamento della religione a scuola -, da parte loro, hanno il dovere di garantire questo diritto dei genitori e assicurare le condizioni reali per l’effettivo esercizio, come previsto dagli Accordi parziali tra Spagna e Santa Sede nel 1979, attualmente in vigore”.

Giovanni Paolo II non ha dimenticato di citare anche i problemi sociali ed economici che colpiscono alcune regioni spagnole, come la crisi nella “produzione mineraria e siderurgica, le costruzioni navali”, e anche i conflitti sociali nati dalla gestione della risorsa “acqua”, che è “un bene comune”, per cui “non si può dimenticare il dovere solidale di condividerne l’uso. A livello pastorale il Papa ha invitato i vescovi a manifestare la loro “paternità episcopale” nei confronti dei sacerdoti, soprattutto i “sacerdoti malati o in età avanzata”.Sir