Vita Chiesa

STAMINALI EMBRIONALI ETICHE; MONS. SGRECCIA: «CAUTELA, LA CHIESA NON LE HA ANCORA APPROVATE»

“Cautela sulle staminali etiche: la Chiesa non le ha ancora approvate. Bisogna approfondire la reale eticità delle nuove tecniche messe a punto negli Usa”. Lo ha precisato mons. Elio Sgreccia, presidente della Pontificia Accademia per la vita, in un’intervista su One-o-five live, il canale in Fm della Radio Vaticana, resa nota oggi. Con riferimento alla recente pubblicazione sulla rivista statunitense “Nature” dei risultati di due ricerche che avrebbero messo a punto altrettante tecniche per produrre cellule staminali embrionali senza distruggere l’embrione (denominate “staminali etiche”), mons. Sgreccia ha osservato: “Ci fa piacere che il fattore etico sia presente quando si parla di una ricerca sperimentale. Va osservato però che talvolta ci sono anche degli interessi economici sotto questo desiderio di imboccare la strada che possa fare accedere ai finanziamenti”. Esaminando poi le tecniche impiegate, il prelato ha affermato che “suscitano perplessità” perché la prima prevede la produzione di “un embrione clonato”, mentre la seconda richiede l’impiego di “una cellula blastomero” prelevata “da un embrione fecondato artificialmente in vitro”. “Un prelievo che in potenza può distruggerlo”. Al riguardo, ha aggiunto, “la Pontificia Accademia per la vita intende costituire un gruppo di lavoro che esamini attentamente sia le procedure scientifiche, sia soprattutto le ragioni etiche”. Per mons. Sgreccia, “soprattutto occorre aspettare prima di dire che la Chiesa le ha approvate”.Sir