Vita Chiesa

San Miniato, il vescovo ha visitato il distretto industriale del cuoio

Quest’oggi il vescovo ha incontrato il comune di Santa Croce sull’Arno e il comitato d’area del distretto a cui partecipano le parti sociali ed economiche di tutto il Valdarno inferiore.

Dopo una presentazione delle caratteristiche e delle criticità della comunità di Santa Croce da parte del sindaco Giulia Deidda e della giunta comunale, l’incontro è proseguito assieme ai rappresentanti delle associazioni di categoria, ai sindacati, ai rappresentanti delle istituzioni e di alcuni sindaci del territorio.

Sono stati affrontati i temi principali dell’agenda politica del Valdarno. In particolare il sindaco Deidda ha dipinto una panoramica del lavoro svolto dal comitato d’area negli ultimi vent’anni, che oggi rappresenta il luogo di discussione e confronto sulle tematiche economico politiche del comprensorio.

Nella presentazione delle associazioni di categoria e dei sindacati è stata sottolineata la grande attenzione al problema del lavoro, alla tematica ambientale e anche al tema dell’accoglienza e dell’immigrazione.

Nel suo saluto, mons. Andrea ha ricordato la vicinanza della chiesa al mondo del lavoro, attenzione che si è manifestata nel corso del tempo con molti gesti simbolici e anche con interventi del Magistero e di dottrina sociale, a partire dalla Rerum Novarum, fino all’enciclica Laudato Sìi’, interamente dedicata all’ecologia e alla salvaguardia dell’ambiente. Il vescovo ha voluto rimarcare l’attenzione della chiesa diocesana al distretto industriale, grande ricchezza di questo territorio che da lavoro a tante famiglie. Il vescovo ha voluto rinnovare la propria disponibilità a visitare in altre occasioni le altre realtà del territorio.

Mons. Migliavacca, inoltre, parlando della presenza importante degli immigrati come risorsa per il comprensorio e la presenza di una comunità islamica nel comune di Santa Croce ha dichiarato: «Il tema dell’immigrazione nel nostro territorio che ha specificità e problematiche proprie, incrocia il confronto con l’Islam, considerato che molti degli immigrati appartengono a questa religione. Rispetto all’Islam, illuminati dallo sguardo che il Concilio Vaticano II ci ha dato, ci poniamo con atteggiamento di rispetto e di dialogo. Per questa ragione c’è piena disponibilità alle occasioni possibili di incontro, consapevoli e nel rispetto delle differenze».

La visita è proseguita nell’azienda Dolmen, dove  ha potuto conoscere le varie fasi di produzione e rifinizioni dei prodotti di pelletteria di una delle tante eccellenze del comprensorio. Successivamente il vescovo si è spostato in visita al depuratore Aquarno, dove ha incontrato gli operatori dell’azienda di depurazione. 

La mattina si è conclusa in visita alla Casa di Riposo G. Meacci di S. Croce, con l’incontro con gli anziani.

Ieri, mons. Migliavacca, accompagnato dal presidente del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola, Michele Matteoli e dal sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini, aveva incontrato titolari e i dipendenti di alcune aziende del territorio: Lamonti Cuoio, Bluetonic e Artigiano del Cuoio. «Sono felice di conoscere questa importante realtà per il territorio della diocesi, che dà lavoro a tante persone e tante famiglie. Una realtà per me nuova – aveva affermato il vescovo – perché a Pavia non esiste un distretto industriale simile. Ho apprezzato la bellezza dei prodotti e l’operosità e creatività degli operai e degli addetti. Voglio dire che questa non è che  una prima presa di contatto con questo mondo, sicuramente tornerò, anche informalmente, a visitare le altre aziende.

Il vescovo aveva poi preso parte anche alla premiazione del concorso Amici per la Pelle, presso le scuole medie di Ponte a Egola, salutando i giovanissimi partecipanti: «Vedendo i lavori che avete fatto, mi viene da suggerire che la scuola mette insieme la fantasia e l’intelligenza, che insieme formano la creatività. Ecco, l’augurio che faccio e che possiate crescere tutti usando la fantasia e l’intelligenza, per vivere vita con creatività».

Nel primo pomeriggio il vescovo con la delegazione aveva visitato la struttura e i dipendenti del Cuoiodepur di San Romano, ringraziando i lavoratori per quel che fanno «per l’ambiente e per la collettività».