Vita Chiesa

Santa Sede, accordo con R. Centrafricana. E il papa riceve il presidente Faustin Archange Touadéra

È entrato in vigore ieri l’Accordo Quadro che fissa il quadro giuridico delle relazioni tra la Chiesa e la Repubblica Centrafricana i quali, «salvaguardando l’indipendenza e l’autonomia che sono loro proprie, si impegnano a collaborare per il benessere spirituale, morale, sociale, culturale e materiale della persona umana, così come in favore della promozione del bene comune». Il card. Pietro Parolin, segretario di Stato, ha consegnato al presidente della Repubblica Centrafricana, Faustin Archange Touadéra, lo Strumento di Ratifica dell’Accordo Quadro su materie di interesse comune, che era stato firmato il 6 settembre 2016 a Bangui. Il suddetto Atto ha perfezionato la procedura di scambio degli Strumenti di Ratifica del medesimo Accordo Quadro, avendo il Ministero degli affari esteri e dei centrafricani all’estero della Repubblica Centrafricana inviato in precedenza lo Strumento di Ratifica dalla Parte statale alla Nunziatura Apostolica a Bangui.

Ieri pomeriggio Papa Francesco ha ricevuto in udienza il presidente della Repubblica Centrafricana, Faustin Archange Touadéra, il quale ha poi incontrato il card. Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato da mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.

Nel corso dei cordiali colloqui, si legge nella nota della Sala Stampa, «sono state evidenziate le buone relazioni bilaterali esistenti, nonché la soddisfazione per la ratifica dell’Accordo Quadro tra la Santa Sede e la Repubblica Centrafricana».

In tale contesto, «non si è mancato di sottolineare il contributo della Chiesa cattolica nella costruzione della Nazione e di valorizzare il ruolo delle istituzioni cattoliche nell’ambito educativo e sanitario. Un cenno particolare è stato fatto alla recente inaugurazione dell’Ospedale pediatrico di Bangui, per il quale il presidente ha espresso speciale gratitudine al Papa».

Nel prosieguo dei colloqui, «ci si è soffermati sulla situazione attuale del Paese, con un particolare riferimento alla recente intesa raggiunta dai diversi attori politici, in vista della soluzione dei conflitti e dello sviluppo integrale del popolo centrafricano. È stato incoraggiato l’impegno nel promuovere la convivenza pacifica e la riconciliazione nazionale, nonché lo sforzo per porre fine a ogni tipo di violenza e rendere possibile il ritorno dei profughi alle loro case».