Vita Chiesa

Sede Vacante: P- Lombardi, ancora nessuna data per inizio Conclave

A riferirlo ai giornalisti è stato il direttore della sala stampa della Santa Sede, nel briefing di oggi con i giornalisti. «Non c’è stata alcuna decisione sull’inizio del Conclave», ha riferito aggiungendo che «il tema continua ad essere oggetto dell’attenzione dei cardinali», ai quali oggi monsignor Giuseppe Sciacca, uditore della Camera apostolica, ha integralmente presentato il n. 37 della Costituzione apostolica «Universi Dominici Gregis», integrato con le modifiche presenti nel Motu Proprio «Normas nonnullas» di Benedetto XVI, che conferisce la facoltà ai cardinali di anticipare la data d’inizio del Conclave, rispetto ai 15 giorni dall’inizio della Sede Vacante.

«La Congregazione vuole capire quando è opportuno prendere una decisione così importante, senza affrettare le cose», ha detto il portavoce vaticano rispondendo alle domande dei giornalisti, e specificando che i cardinali non vogliono fare «le cose in anticipo», ma al contrario prendersi «ulteriore tempo per riflettere bene, per approfondire e non per affrettare».

«Lascio al Collegio dei Cardinali facoltà di anticipare l’inizio del Conclave se consta della presenza di tutti i cardinali elettori, come pure la facoltà di protrarre, se ci sono motivi gravi, l’inizio dell’elezione per alcuni altri giorni», si legge nel Motu Proprio di Benedetto XVI, in base al quale comunque dopo al massimo 20 giorni dall’inizio della Sede Vacante – come stabiliva anche l’Universi Dominici Gregis – «tutti i cardinali elettori presenti sono tenuti a procedere all’elezione».

«Se ci sono assenti che è bene aspettare ancora – ha commentato il portavoce vaticano – i cardinali possono decidere di aspettare che arrivino fino al 20° giorno. Se invece c’è la certezza che i cardinali arrivino entro un determinato giorno, potranno regolarsi come credono». In altre parole, secondo padre Lombardi, «non è necessario che i cardinali siano tutti presenti per stabilire la data d’inizio del Conclave, ma è necessario che ci sia un tempo affinché tutti possano arrivare».

Oggi e domani pomeriggio non ci saranno Congregazioni generali, ha reso noto padre Lombardi: «Nelle Congregazioni ci sono solo i cardinali, nel Conclave ci sono solo i cardinali elettori, ma i cardinali possono utilizzare il loro tempo libero come vogliono, per raccogliere informazioni come meglio credono».

All‘inizio del briefing, padre Lombardi è tornato brevemente sulla Seconda congregazione generale di ieri, durante la quale ha avuto luogo la meditazione di padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia. Ieri pomeriggio sono arrivati alcuni cardinali, in particolare alcuni elettori, che al mattino non erano ancora presenti, e hanno fatto il loro giuramento: il cardinale Raï, Patriarca maronita libanese, il cardinale Meisner, arcivescovo di Colonia, il cardinale Völki, arcivescovo di Berlino, il cardinale Sarr, arcivescovo di Dakar e il cardinale Duka, arcivescovo di Praga.

La terza Congregazione ha avuto luogo tra le 9.30 e le 12.40, con un intervallo di circa mezz’ora. Anche questa volta, vi sono stati alcuni nuovi giuramenti, per altri cardinali, due dei quali sono elettori: Antonio María Rouco Varela, arcivescovo di Madrid e Zenon Grocholewski. Dunque, sono ora presenti a Roma 110 elettori. Undici, ha informato padre Lombardi, gli interventi nella terza Congregazione, su argomenti come «l’attività della Santa Sede e dei diversi dicasteri e il loro rapporto con gli episcopati, il rinnovamento della Chiesa alla luce del Concilio Vaticano II, la situazione della Chiesa e le esigenze della nuova evangelizzazione nel mondo, nelle diverse situazioni culturali. In tutto, tra ieri e oggi, ci sono stati 33 interventi «rappresentativi di tutti e 5 i continenti».