Vita Chiesa

Sede Vacante: P. Lombardi, oggi pomeriggio votazione su data inizio Conclave

Durante il briefing odierno, il portavoce vaticano ha riferito della sesta Congregazione generale di ieri pomeriggio e della settima, svoltasi questa mattina. Da ieri pomeriggio, ha confermato padre Lombardi, tutti i 115 cardinali elettori sono presenti a Roma.  

Questa mattina erano presenti 153 porporati e tutti e 115 i cardinali elettori. Il Collegio dei cardinali, secondo quanto stabilito dalla «Universi Dominici Gregis», ha dovuto riconoscere il motivo per cui due cardinali elettori non saranno presenti al Conclave: «I porporati hanno accettato i loro motivi», ha reso noto padre Lombardi a proposito del «primo atto» della Congregazione odierna, grazie al quale si è potuto poi ricorrere al n. 37, che nella formulazione modificata del Motu Proprio «Normas nonnullas» di Benedetto XVI suona così: «Ordino che, dal momento in cui la sede apostolica sia legittimamente vacante, si attendano per quindici giorni interi gli assenti prima di iniziare il Conclave; lascio peraltro al Collegio dei cardinali la facoltà di anticipare l’inizio del Conclave se consta della presenza di tutti cardinali elettori». «Il Collegio dei cardinali può prepararsi a stabilire che il Conclave inizi anche prima – ha commentato padre Lombardi – ed è quello che avverrà verosimilmente questo pomeriggio». «Se mi chiedete quale sia la data d’inizio – ha detto il portavoce vaticano ai giornalisti – rispondo nei primi giorni della settimana prossima». Domani mattina, intanto, c’è Congregazione generale, che non è prevista invece per il pomeriggio. Domenica, secondo padre Lombardi, «è prevedibile che i cardinali vadano a pregare nelle loro chiese titolari» a Roma.

Con i 18 interventi di questa mattina, sono oltre 100 i cardinali che hanno preso la parola fino ad oggi. «Sono pochi i porporati che si sono ripetuti», ha detto padre Lombardi nel briefing odierno, aggiungendo che «c’è ancora tempo per intervenire questo pomeriggio e domani», e visto che «ci sono ancora iscritti a parlare» e che ci sono sabato pomeriggio e domenica di pausa, se riterranno opportuno i cardinali potranno riunirsi in Congregazione anche lunedì o martedì. «Non c’è una regola secondo cui dall’ultima Congregazione all’inizio del Conclave debbano passare un certo numero di giorni», ha spiegato infatti il portavoce vaticano: «Capiremo meglio oggi pomeriggio il timing di questi giorni, non lo stabilisce la legge».

Tra gli argomenti di cui si è parlato nella settima Congregazione odierna, ha riferito padre Lombardi, figurano «dialogo interreligioso, bioetica, giustizia nel mondo», ma si è discusso anche «di un annuncio gioioso e di misericordia del Vangelo, ricordando anche Giovanni Paolo II», del tema della «collegialità» e delle «donne nella Chiesa». E proprio con un riferimento alle donne è cominciato il briefing, quando il direttore della sala stampa della santa Sede ha fatto gli auguri «a tutte le donne del mondo, e in particolare alle colleghe e a quante ci assistono nel nostro lavoro».

«L’articolo sulle perquisizioni dei cardinali non è fondato». A smentire indiscrezioni di stampa in materia è stato padre Federico Lombardi, che rispondendo alle domande dei giornalisti sulla sicurezza ha puntualizzato che «i cardinali non vengono perquisiti personalmente», né durante le Congregazioni generali in corso né durante il Conclave. Il personale che partecipa al Conclave, invece, «certamente passa attraverso il metal detector». Quanto alle «forme di protezione» in preparazione al Conclave nei vari luoghi del territorio vaticano, padre Lombardi ha reso noto che si tratta «di una schermatura elettronica per non permettere la comunicazione tra un ambiente e l’altro, usata anche in questi giorni nella sala del Sinodo».

Per quanto riguarda le due aree principali di movimento dei porporati, Casa Santa Marta e la Cappella Sistina, con i loro dintorni, padre Lombardi ha spiegato che sono state «ben delimitate», con misure come l’oscuramento delle vetrate del salone che scende dalla Sala regia e lungo l’itinerario di spostamento da Casa Santa Marta alla Sistina. Per questo percorso, tra l’altro, anche il Motu Proprio di Benedetto XVI, al n. 43, prevede misure specifiche affinché i 115 cardinali elettori «non siano avvicinati da nessuno».