Vita Chiesa

Sinodo 2018: Ruffini, «lunghissimo applauso» per la bozza di documento finale

Un altro applauso, ha proseguito Ruffini, è stato dedicato dai padri sinodali ad una battuta per cui «il primo miracolo è la concordia tra un gesuita e un salesiano», riferito ai due segretari speciali del Sinodo, padre Giacomo Costa, gesuita, e don Rossano Sala, salesiano, che hanno letto il testo. La bozza del documento finale, ha precisato il prefetto, «è altra cosa rispetto all’Instrumentum laboris, anche se l’Instrumentum e il progetto di documento finale s’integrano a vicenda».

Rispetto a quello che è stato il testo-base per il lavoro di queste tre settimane sinodali, la bozza di documento finale «è più breve, anche se corposa, e riprende i temi ampiamente discussi», ha riferito Ruffini. L’icona scelta come riferimento del nuovo testo – che fino a venerdì potrà essere integrato dalle modifiche dei 267 padri sinodali, prima di essere letto in Aula sabato mattina e poi consegnato al Papa – è quella dei discepoli di Emmaus.

Domani, intanto, alle 8.30 partirà dal don Orione il pellegrinaggio dei padri sinodali lungo gli ultimi sei chilometri della Via Francigena, che si svolgerà «parte sul sentiero e parte su strada», per convergere in piazza San Pietro, dove alle 12 è in programma una Messa «a cui assisterà il Santo Padre», ha annunciato il prefetto.