Vita Chiesa

Sinodo: De Simone (esperta), «no a cercare schieramenti

De Simone è intervenuta questo pomeriggio a Roma all’incontro «Donne seminatrici di speranza». Si tratta del primo dei tre appuntamenti di confronto e approfondimento promossi, in occasione del Sinodo, dall’Azione cattolica italiana, dal Forum internazionale di Azione cattolica (Fiac), dalla Fondazione Ac scuola di santità Pio XI e dall’Unione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche (Umofc). «La recezione che si ha all’esterno – spiega l’esperta – può essere viziata dall’impressione di uno scontro tra due visioni contrapposte su alcuni temi, mentre la riflessione che si sta sviluppando è a 360 gradi e riguarda in senso ampio la famiglia, non solo il matrimonio o la coppia. Famiglia come luogo delle relazioni, ponendosi in ascolto della sue fragilità, fatiche, attese». La questione «è molto più grossa di alcune polarizzazioni: è saper accompagnare, cogliere la ricerca del bene, imparare a scoprire i semi della presenza di Dio nella vita delle persone, anche nei momenti di smarrimento e fatica».

Le parole del Papa alla veglia di sabato, nell’omelia di domenica e nell’intervento di apertura, osserva De Simone, «hanno contribuito in maniera fortissima a definire lo stile e il clima» dell’assise. «Franchezza e ascolto umile: due dimensioni che il Pontefice ha raccomandato di tenere insieme». Alla sua prima esperienza di partecipazione a un Sinodo, l’esperta parla di «emozione e timore». «Man mano che si entra nel vivo dei lavori – racconta – cresce l’entusiasmo, si ha la sensazione di trovarsi in un momento di grazia straordinario. La ricchezza degli interventi esprime una grande varietà di contesti culturali, sensibilità e attenzioni, e fa toccare con mano che ciò di cui si sta parlando è troppo grande per essere ridotto a questioni specifiche».

«Come esperti – spiega – non dobbiamo esprimere una nostra linea di pensiero, ma aiutare a fare sintesi di quanto emerge; mettersi al servizio del Sinodo perché sia possibile trovare linee che non mortifichino la diversità delle posizioni». Il Papa intende «raccogliere tutte le voci, anche le più diverse. L’obiettivo per ora è ascoltare, accogliere, raccogliere, per contribuire all’elaborazione dei contenuti che emergeranno. Stiamo respirando lo stile sinodale del camminare insieme». «In tutti gli interventi – conclude De Simone – anche in quelli apparentemente più rigidi, c’è la possibilità di recuperare un elemento che vada nella linea di un annuncio del Vangelo che incontra le persone. Le strade e le modalità sono da trovare, e vanno cercate insieme».