Vita Chiesa

Sinodo anglicano, conclusioni su ecumenismo e documento su identità, sessualità e matrimonio e nucleare

(Londra) Una collaborazione più stretta con le chiese pentecostali africane e maggiore libertà per i vescovi anglicani di lavorare, a livello locale, con i loro corrispondenti cristiani di altre chiese anche se queste ultime non esistono a livello nazionale. Il Sinodo della Chiesa d’Inghilterra, che conclude, oggi, i suoi lavori all’università di York, «ha deciso di aggiornare e semplificare le regole in materia di ecumenismo, che risalivano al 1988, per mettere nuovo entusiasmo nell’obiettivo di evangelizzare il resto del mondo», spiega al Sir don John O’Toole, il rappresentante della Conferenza episcopale cattolica di Inghilterra e Galles al Sinodo.

«Tanto lavoro è stato messo anche in un documento su identità, sessualità e matrimonio da pastori, laici e vescovi, oltre che dai rappresentanti delle chiese cristiane più importanti. Entro il 2020, sperano di pubblicare un documento dottrinale su questa materia», spiega ancora John O’Toole. Il rappresentante cattolico al Sinodo fa notare che, durante la discussione sull’arsenale nucleare, il Sinodo della Chiesa d’Inghilterra ha ricordato le parole di Papa Francesco mentre ha deciso di chiedere al governo di sottoscrivere il trattato delle Nazioni Unite del 2017 che denuncia le armi nucleari come «pericolose e non necessarie».