Vita Chiesa

Sinodo: card. Coccopalmerio, le tre «indicazioni» per la nullità matrimoniale

Al Sinodo sono emerse «tre indicazioni» per «velocizzare» la dichiarazione di nullità matrimoniale: «eliminare la doppia sentenza conforme», finora necessaria secondo il diritto canonico; «non esigere un giudizio di un Collegio giudicante» – attualmente sono tre i giudici che agiscono collegialmente – ma «un tribunale con un solo giudice»; prevedere «una procedura amministrativa».

Lo ha riferito ai giornalisti il cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi, che durante il briefing di oggi ha spiegato cosa si intenda per «procedura amministrativa». «Se abbiamo un matrimonio che certamente è nullo, perché da uno o entrami i coniugi è stata esclusa l’indissolubilità del matrimonio, e non abbiamo nessuna prova, né testimoniale né documentale, di ciò, se non l’attestazione di uno o entrambi i contraenti, se questi ultimi sono credibili, io vescovo di questa diocesi posso dichiarare che questo matrimonio è nullo». «Poiché si tratta di vedere se un matrimonio è valido o nullo – ha spiegato il cardinale – bisogna attuare quei procedimenti che velocizzino, ma che non vadano oltre la constatazione della realtà».