Vita Chiesa

Sinodo giovani: card. Baldisseri, occorre «sognare per e con i giovani cose grandi»

«Il Sinodo dedicato ai giovani ci dà l’opportunità di ritrovare la speranza della vita buona, il sogno del rinnovamento pastorale, il desiderio della comunione e la passione per l’educazione», ha sottolineato Baldisseri: «L’ascolto che abbiamo messo in campo durante questi ultimi anni in vista del Sinodo ci ha restituito una mancanza di speranza piuttosto generalizzata: anziché coltivare una speranza affidabile e vivere a partire da essa, molti giovani tentano continuamente la sorte: le scommesse in ogni campo aumentano esponenzialmente, il gioco d’azzardo si amplia tra i giovani, nelle nostre città si moltiplicano le sale da gioco in cui si smette di sperare, affidando la propria vita a un improbabile colpo di fortuna. Quando si perde la speranza si tenta la fortuna». «Il desiderio più grande – ha concluso il cardinale – è che questo Sinodo sia un’occasione di vita e di speranza per i giovani, per la Chiesa e per il mondo. Per tutti i giovani, perché in un mondo che sta rubando loro affetti, legami e prospettive di vita, riscoprano la bellezza della vita a partire dalla felice relazione con il Dio dell’alleanza e dell’amore. Per la Chiesa, perché in un momento non facile riacquisti, attraverso un percorso di autentico discernimento nello Spirito, un rinnovato dinamismo giovanile. Ed infine per il mondo intero, perché tutti gli uomini e le donne possano riscoprire di essere destinatari privilegiati della buona notizia del Vangelo».

«Vogliamo che non sia un ghetto, rinchiuso in se stesso. E nella Chiesa c’è libertà di potersi esprimere: a destra, a sinistra, a nord, a sud…», ha detto ancora il card. Lorenzo Baldisseri rispondendo alle domande dei giornalisti. «Accogliamo anche persone che hanno differenti opinioni», ha assicurato il cardinale a proposito della «fiducia» accordata alle Conferenze episcopali. «L’Instrumentum laboris è un documento di base per i lavori di ottobre, e come tale può essere modificato», ha ricordato Baldisseri a proposito del testo che sarà consegnato ai padri sinodali. «Non stiamo qua per fare sociologia», ha puntualizzato: «C’è la fede nel testo, che è uno strumento di lavoro. Non è tutto, sono solo alcune tracce che vogliamo dare ai padri sinodali come documento di base per le proposte che dovranno stilare loro alla fine dell’assemblea». Quanto ai giovani, «sono liberi di inviare ancora le loro proposte». Tra gli impegni della Segreteria, ha annunciato Baldisseri sempre in risposta ai giornalisti, anche quello di «continuarci ad occupare, come istituzione sinodale, dell’esecuzione del Sinodo», una volta terminato. Interpellato dai giornalisti in merito all’espressione Lgbt (Lesbian gay bisex transgender) che appare nel testo, Baldisseri ha risposto che ad utilizzarlo sono stati i giovani nel loro documento stilato al termine della riunione pre-sinodale: «Ci hanno fornito un documento e noi lo abbiamo citato», ha reso noto il cardinale.