Vita Chiesa

TERRA SANTA: MONS. SHOMALI (PATRIARCATO), UNIFICARE LA DATA DELLA PASQUA

«La Chiesa Cattolica attende un segno da parte della chiesa sorella Ortodossa in vista dell’unificazione della data della Pasqua». A ribadirlo, nel corso di un “caloroso incontro ecumenico” con Elia II di Tbilisi, patriarca della Chiesa ortodossa di Georgia, è stato mons. William Shomali, vescovo ausiliare di Gerusalemme e vicario generale del patriarcato latino. Elia II è, in questi giorni, a Gerusalemme dove sta guidando un pellegrinaggio di oltre 500 fedeli georgiani. “Unificare la data della Pasqua – spiega al SIR mons. Shomali – rappresenterebbe un importante segno di unità per i cristiani e per il mondo intero ed avrebbe delle ricadute positive sulla vita ordinaria delle nostre comunità, formate anche da famiglie miste, cattoliche ed ortodosse non più divise da date diverse per celebrare una solennità come la Pasqua”. “Va detto – dichiara il vescovo – che in molti casi cattolici ed ortodossi celebrano già la Pasqua insieme: in Giordania avviene da circa 30 anni. In Palestina tre quarti delle parrocchie hanno unificato, specie nel nord e intorno a Ramallah. In Israele la maggioranza è cattolica e quindi sono poche le parrocchie che hanno unificato. Da quest’anno, però, si è aggiunta anche la parrocchia cattolica di Haifa, che è la più grande di Israele”. L’unificazione della data di Pasqua è stata al centro, proprio di recente, di alcuni interventi del patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal. Il 25 gennaio, nel cuore della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che in terra Santa si è celebrata dal 22 al 29 gennaio, il patriarca ha puntato l’indice contro le divisioni “eclatanti” che esistono in Terra Santa e in Medio Oriente ed ha ricordato che Gerusalemme ha il “dovere” dell’unità. Pur rallegrandosi degli incontri tra le diverse Chiese, Twal ha affermato che “siamo ancora incapaci di pregare insieme con i greci ortodossi, perché l’uno o l’altro attendono l’unità della fede o inventano qualsiasi pretesto per non pregare insieme”. A tale riguardo il patriarca ha ricordato la proposizione 28 del Sinodo per il Medio Oriente che sottolinea che “la chiesa deve operare per l’unificazione della data di Natale e di Pasqua”. Lo scorso 6 febbraio, l’assemblea degli Ordinari cattolici della Terra Santa, ha dedicato una sessione di lavoro all’unificazione delle feste di Pasqua. Quest’anno i cattolici celebreranno la Pasqua il 9 aprile mentre gli ortodossi la domenica successiva. (Sir)