Vita Chiesa

Taizé: Incontro europeo a Madrid. Card. Osoro: «Giovani, siate testimoni nelle periferie»

Il card. Osoro ha invitato tutti i presenti «alla gioia», di fronte a Gesù «che si è abbassato per accompagnarci e illumina il nostro cammino». Da qui l’invito a non essere «uomini e donne tristi. La nostra gioia nasce, come per i Magi d’Oriente, dall’aver incontrato Gesù e dallo sperimentare che sta tra noi».

Il card. Osoro ha chiesto ai giovani europei di «avere un cuore grande per condividere le proprie ricchezze spirituali, intellettuali e materiali e di metterle in atto in questo pellegrinaggio di fede. Apriamo le porte della nostra esistenza allo Spirito e lasciamo che Egli ci guidi», sottolineando che «l’Europa ha bisogno di giovani che rischino la vita per Cristo».

Fratel Alois, priore di Taizé, ha lanciato, sempre durante la preghiera, un messaggio di speranza di fronte «allo scoraggiamento e alla disillusione», chiedendo di «tessere reti e costruire ponti per superare ciò che divide. Di questo hanno bisogno le nostre società», poiché «una società non può sopravvivere se non esiste fiducia tra le persone che la costituiscono». Ha proseguito il priore di Taizé: «Facciamo tutti parte della stessa famiglia umana. Ora più che mai, abbiamo bisogno di essere uniti gli uni con gli altri», e proprio la Chiesa «può essere un luogo che permetta la crescita di questa fiducia».

Sarà la città polacca di Wroclaw (Breslavia) a ospitare, dal 28 dicembre 2019 al 1° gennaio 2020, il 42° Incontro europeo promosso dalla Comunità di Taizé. L’annuncio è arrivato da fratel Alois, priore di Taizé, nel corso della preghiera serale che ha caratterizzato la terza giornata dell’Incontro di Madrid.

Al momento dell’annuncio erano presenti l’arcivescovo di Madrid, card. Carlos Osoro, mons. Wojciech Polak, arcivescovo di Gniezno, e mons. Andrzej Siemieniewski, vescovo ausiliare di Wroclaw.

Si legge in un comunicato della Comunità di Taizé: «In un momento nel quale la costruzione dell’Europa incontra forti resistenze e l’incomprensione tra Paesi si moltiplica, un incontro in Polonia offrirà a migliaia di giovani l’opportunità di sperimentare che è possibile costruire una fiducia reciproca». È la terza volta che l’Incontro europeo si tiene in terra polacca.