Vita Chiesa

Tutela dei minori: Pontificia Commissione, più attenzione su strumenti prevenzione

I membri della Commissione hanno aperto l’Assemblea ascoltando le testimonianze di due persone che hanno vissuto il dramma dell’abuso sessuale da parte di chierici: due donne, tra cui una madre di due figli, oggi adulti, abusati quando erano dei bambini. La Commissione «le ringrazia per aver condiviso le loro storie, per il coraggio della loro testimonianza e per aver contribuito al suo continuo apprendimento».

I membri hanno altresì riflettuto «sui recenti avvenimenti nella Chiesa universale che hanno ferito così tanti, inclusi coloro i quali hanno sofferto abusi, le famiglie e le comunità dei fedeli: tali atti hanno privato molti bambini della loro infanzia. Le domande che sono emerse negli ultimi mesi, non solo pongono l’attenzione sulla serietà della questione degli abusi, rappresentano anche l’opportunità per porre l’attenzione di tutti sugli strumenti di prevenzione al fine di rendere il futuro diverso dal nostro passato. Il nostro punto di partenza non è indagare i casi particolari ma prevenire per il futuro».

Durante l’Assemblea, è stato annunciato il lancio di diversi progetti pilota, il primo dei quali sarà realizzato in Brasile. In continuità con il lavoro dei membri fondatori, «questi progetti mirano a creare ambienti sicuri e processi trasparenti all’interno dei quali le persone che sono state abusate possano confidarsi. Tramite tali progetti è auspicabile che anche le leadership delle Chiese locali traggano beneficio dalla testimonianza diretta delle vittime, così che perfezionino continuamente la protezione e la salvaguardia che offrono a minori e adulti vulnerabili». E proprio la «promozione della responsabilità e della consapevolezza per le politiche di tutela locale» sono stati tra gli aspetti emersi nel corso dell’Assemblea.

Anche la collaborazione con le strutture della Santa Sede e della Curia Romana è parte integrante del mandato della Commissione nell’offrire aiuto al Santo Padre. Durante la Plenaria, alcuni membri hanno avuto l’opportunità di rivolgersi ai due corsi di formazioni per i nuovi vescovi neo-ordinati, uno organizzato dalla Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, l’altro dalla Congregazione per i vescovi. Il 20 novembre 2019, infine, ricorre il 30° anniversario dalla Convenzione dei Diritti dell’Infanzia, ratificata da 196 Stati, inclusa la Santa Sede. La Commissione lavorerà «attivamente con diversi stakeholder per cogliere questa opportunità di promuovere la consapevolezza sulla tutela dei minori».

C’è un «bisogno urgente di una risposta chiara da parte della Chiesa sugli abusi sessuali dei minori» ha dichiarato il card. Sean Patrick O’Malley, presidente della Pontificia Commissione per la tutela dei minori, in un’intervista a Vatican News a conclusione della IX Assemblea plenaria dell’organismo. Per il cardinale, «portare la voce delle vittime ai vertici della Chiesa è cruciale per far capire a tutti quanto sia importante per la Chiesa dare delle risposte in maniera rapida e corretta a ogni situazione di abuso in qualsiasi momento si manifesti». In particolare, «alla luce della situazione attuale, se la Chiesa si dimostra incapace di rispondere con tutto il cuore e di fare di questo tema una priorità, tutte le nostre altre attività di evangelizzazione, opere di carità e di educazione, ne risentiranno».

«Le Conferenze episcopali che ci hanno visto coinvolti per quanto riguarda l’educazione e formazione sono state di grande supporto», ha aggiunto il card. O’Malley: «Una delle nostre iniziative ora è quella di creare dei ‘Survivors’ Advisory Panels’ (Comitati consultivi dei sopravvissuti) in diversi continenti». Inoltre, ha proseguito, «realizziamo programmi di educazione e formazione per coloro che sono ai vertici della Chiesa, in modo tale che i nostri vescovi, i sacerdoti e i religiosi siano consapevoli della gravità della questione e abbiano gli strumenti per poter rispondere in modo tale da porre la tutela dei minori e la cura pastorale della vittima come priorità». Questa settimana i membri della nostra Commissione incontreranno i vertici della Conferenza episcopale italiana e la Congregazione per la dottrina della fede.