Vita Chiesa

UNIVERSITÀ CATTOLICA: BENEDETTO XVI, «IL FATTO DI ESSERE CATTOLICA NON LA MORTIFICA MA PIUTTOSTO LA VALORIZZA»

“Dar vita ad un’autentica Università Cattolica, che eccella per la qualità della ricerca e dell’insegnamento e al tempo stesso per la fedeltà al Vangelo e al magistero della Chiesa”. È questa la grande sfida che, secondo Benedetto XVI, attende oggi l’Università Cattolica. Presente oggi all’inaugurazione dell’anno accademico 2005-2006 dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, il Papa ha ricordato “la missione originaria e sempre attuale dell’Università Cattolica, quella cioè di fare ricerca scientifica e attività didattica secondo un coerente progetto culturale e formativo, al servizio delle nuove generazioni e dello sviluppo umano e cristiano della società”. E citando la Costituzione Apostolica Ex Corde Ecclesiae, del 1990, di Giovanni Paolo II ha ribadito: “Il fatto di essere “cattolica” non mortifica in nulla l’Università, ma piuttosto la valorizza al massimo. Infatti, se missione fondamentale di ogni Università è la continua indagine della verità mediante la ricerca, la conservazione e la comunicazione del sapere per il bene della società, una comunità accademica cattolica si distingue per la fedeltà al messaggio cristiano così come è presentato dalla Chiesa e per l’impegno istituzionale al servizio del popolo di Dio”. L’Università Cattolica è perciò “un grande laboratorio in cui, secondo le diverse discipline, si elaborano sempre nuovi percorsi di ricerca in un confronto stimolante tra fede e ragione che mira a ricuperare la sintesi armonica raggiunta da Tommaso d’Aquino e dagli altri grandi del pensiero cristiano, una sintesi contestata purtroppo da correnti importanti della filosofia moderna”.

La conseguenza di tale contestazione è che “le questioni fondamentali dell’uomo – come vivere e come morire – appaiono così escluse dall’ambito della razionalità e sono lasciate alla sfera della soggettività”. Da qui “la grande sfida delle Università cattoliche: fare scienza nell’orizzonte di una razionalità diversa da quella oggi ampiamente dominante, secondo una ragione aperta al trascendente, a Dio”. In altre parole, “coniugare fede e scienza” è “un’avventura entusiasmante” come l’ha definita il Pontefice “perché, muovendosi all’interno di questo orizzonte di senso, si scopre l’intrinseca unità che collega i diversi rami del sapere: la teologia, la filosofia, la medicina, l’economia, ogni disciplina, fino alle tecnologie più specializzate, perché tutto è collegato. Scegliere l’Università Cattolica significa scegliere questa impostazione che, malgrado gli inevitabili limiti storici, qualifica la cultura dell’Europa, alla cui formazione, non per nulla, le Università nate “Ex Corde Ecclesiae” hanno dato un apporto fondamentale. “Cari amici – ha concluso Benedetto XVI rivolgendosi ai presenti – con rinnovata passione per la verità e per l’uomo gettate le reti al largo, nell’alto mare del sapere, confidando nella parola di Cristo, anche quando succede di sperimentare la fatica e la delusione del non avere “pescato” nulla. Nel vasto mare della cultura Cristo ha sempre bisogno di “pescatori di uomini”, cioè di persone di coscienza e ben preparate che mettano le loro competenze professionali al servizio del Regno di Dio. Anche il lavoro di ricerca all’interno dell’Università, se svolto in una prospettiva di fede, fa già parte di questo servizio al Regno e all’uomo! Penso a tutta la ricerca che si porta avanti nei molteplici Istituti dell’Università Cattolica: essa è destinata alla gloria di Dio e alla promozione spirituale e materiale dell’umanità”.Sir

Discorso di Benedetto XVI all’inaugurazione anno accademico Università Cattolica