Vita Chiesa

UNIVERSITÀ CATTOLICA: MESSAGGIO CEI; «LA PERSONA UMANA È IL CENTRO DELLA VITA SOCIALE»

“Lo sviluppo integrale dell’uomo e lo sviluppo di una società solidale procedono di pari passo; la questione sociale, anche nella sua dimensione mondiale, riguarda sempre la promozione dell’uomo nella sua integralità”. E’ quanto si legge nel Messaggio della Cei per l’83ma Giornata per l’Università Cattolica, in programma domenica prossima, 22 aprile, sul tema: “Approfondire il sapere e allargare il cuore per una vita più fraterna e universale”, a 40 anni dalla “Populorum Progressio”. “La Chiesa – ricordano i vescovi – non ha mai cessato di proclamare con forza che la persona umana, unica e irripetibile, costituisce il centro della vita sociale” e la base di “ogni forma di convivenza”: per questo “la dignità dell’uomo, soggetto di diritti e di doveri, deve sospingere tutti – singoli, nazioni, organizzazioni internazionali – alla ricerca del bene comune e della destinazione universale dei beni”. “Solo dalla consapevolezza della gravità della questione – è il monito del messaggio – potranno derivare soluzioni in grado di rispondere adeguatamente al problema dello sviluppo dei popoli nella giustizia e nella carità, nel segno del rispetto vicendevole e nella solidarietà, offendo una speranza concreta ai milioni di uomini che vivono in condizioni di miseria insopportabile”.

La “negazione che la realtà dell’uomo abbia un significato suo proprio”; la “pretesa della tecnoscienza di decidere circa la vita”; la ragione che “rischia di restare prigioniera di una visione pragmatica e riduttiva; lo sviluppo economico “disordinato e ingiusto” in quanto basato in misura preponderante “sulla ricerca esclusiva dell’avere”. Sono questi, si legge nel Messaggio della Cei per l’83ma Giornata per l’Università cattolica, i “segni problematici” dell’”offuscamento della grammatica dell’umano” di cui soffre la società di oggi. “Se è vero che nessuna epoca è riuscita, come la nostra, a presentare il suo sapere attorno all’uomo in modo tanto efficace e affascinante, è anche vero che in nessuna epoca l’uomo ha assunto un aspetto così travagliato come al presente”, è l’analisi dei vescovi, secondo i quali l’università “non può ignorare la sofferenza del mondo dovuta alla mancanza di pensiero”. Di qui l’attualità dell’invito di Paolo VI agli “uomini di riflessione e di pensiero” e l’urgenza di raccogliere l’invito di papa Benedetto XVI ad una “ragione allargata”, indispensabile per “realizzare una vera comunione fra tutti gli uomini e fra tutte le nazioni, nell’orizzonte di un umanesimo integrale e solidale, aperto ai fratelli e all’Assoluto”.

Sir