Vita Chiesa

Ucraina: convocata a Roma Chiesa Greco-Cattolica. Shevchuk, «una buona notizia»

Si tratta – spiega in un comunicato Shevchuk – «del più alto livello di attenzione mostrato da parte della Santa Sede, con un incontro senza precedenti che fa parte della pratica interna della Curia Vaticana nel caso in cui si cerca di capire come agire in determinati circostanze, eventi o situazioni». Convocando a Roma il Sinodo Permanente e i Metropoliti della Chiesa Greco – Cattolica Ucraina, Papa Francesco intende invitare quella Chiesa a partecipare «all’elaborazione della visione e della strategia della Santa Sede in relazione allo Stato ucraino e alla comunità ucraina mondiale. E poiché saranno presenti i dirigenti degli organi esecutivi della Curia Romana, verranno immediatamente formulati dei meccanismi delle attività in modo che possiamo rafforzare la nostra Chiesa». Scopo dell’incontro – si legge ancora nel comunicato – è «elaborare la strategia della Santa Sede sullo scenario ucraino».  Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk sottolinea che la strategia è articolata su tre punti: «l’ascolto, per comprendere come il Papa possa intervenire ad aiutare una Chiesa in situazione difficile; il rafforzamento della Chiesa locale; e la necessità di garantire uno sviluppo organico della Chiesa locale». Si tratta, afferma Sua Beatitudine Shevchuk, di «un segnale importante di sostegno alla nostra Chiesa e l’inizio di un lavoro molto serio per assicurare un adeguato sviluppo della Chiesa nelle sue strutture e nelle attività pastorali in Ucraina e all’estero».

Nell’esprimere il suo ringraziamento per il «prezioso e generoso servizio al Papa e alla Chiesa», Bergoglio ha quindi esortato le Guardie Svizzere a portare «una parola di conforto, un gesto di fraternità» alle tante «persone che giacciono nei sepolcri contemporanei del dolore, dello smarrimento e del disagio, e attendono una luce che li faccia rinascere a vita nuova». Diventando così «convincenti testimoni di Cristo risorto, vivo e presente in ogni tempo». «Occorre – ha concluso – essere testimoni e apostoli di rinnovamento personale e comunitario, perché la gente attende da coloro che sono al servizio della Santa Sede dedizione totale e santità di vita».