Vita Chiesa

Una favola per capire come è nato il Natale

DI DON FRANCESCO SENSINIAnche quest’anno, per Natale, racconterà la stessa favola ai suoi parrocchiani?» Con questa domanda, un mio amico, molto credente e poco praticante, mi invita a prendere un caffè. «Finché ci credono, la racconterò» rispondo, accettando l’invito. Ma rifletto più a fondo a quella che inizialmente mi era sembrata una piacevole provocazione.Il natale è veramente una favola? Nei vangeli, in realtà, non c’è nessuna data di nascita, non ci sono i nomi dei re magi, né sappiamo quanti erano, non è chiaro se Gesù è nato in un sottoscala o in una grotta, non c’è traccia della presenza del bue e dell’asino.

Non vorrei creare «dubbi di fede». Sto parlando del natale non della Pasqua. Se uno mi dice che la Pasqua è una favola reagisco male. Ma per il natale mi piace per un attimo dubitare. Dubito ovviamente della data e non certo della presenza e della vita di Gesù. Se nei vangeli non c’è la sua data di nascita, perché è stata scelta quella del 25 dicembre? Con quale criterio, con quale obiettivo? In effetti l’anno liturgico nella sua struttura non è assoluto: è una creazione della Chiesa. E nel primo periodo della sua storia era la Pasqua il centro vitale della predicazione, della celebrazione e della vita cristiana. Solo nel IV secolo è nato il Natale (scusate il bisticcio).

Mi piace, allora, immaginare che è proprio nato da una favola come questa. C’era una volta in un bellissimo paese una giovane e bella principessa. Viveva in una grande reggia, aveva tutto ma era sempre triste: il suo cuore non aveva ancora trovato l’amore. Anche i sudditi erano molto tristi. Ma un giorno, durante una passeggiata nel bosco incontrò un giovane che raccoglieva legna. Non l’aveva mai visto, non conosceva il suo nome ma se ne innamorò subito. Lo invitò alla reggia, condivisero tante belle giornate e quando l’amore fu ricambiato decise di sposarlo. Il giorno delle nozze fu una grande festa. E da allora nessuno fu più triste. Passarono solo pochi anni e il giovane principe morì. Ma la principessa per l’amore che ancora gli voleva, decise di istituire una festa nel giorno del compleanno del suo amato. Chiese notizie a coloro che lo avevo conosciuto ma nessuno sapeva quando il principe era nato. Come dunque scegliere la data?

Si rivolse a dei saggi che le diedero questo consiglio: solo se capirai che cosa ha significato per te l’amore del principe, saprai scegliere la data più giusta per festeggiare la sua nascita. La favola continua… ma avete già capito. È quello che la Chiesa ha fatto, dopo aver riflettuto sul mistero di Gesù, scegliendo il 25 dicembre.